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"C'è una spaccatura con il padre". Il figlio di Elon Musk chiede il cambio di nome e genere

Il figlio transgender del magnate ha presentato un'istanza al tribunale di Los Angeles per cambiare nome e genere

"C'è una spaccatura con il padre". Il figlio di Elon Musk chiede il cambio di nome e genere

Vivian Jenna Wilson. È questo il nome che il figlio transgender di Elon Musk, Xavier Musk, ha scelto per cambiare legalmente identità. Il 18enne, nato dalla relazione del magnate canadese con la scrittrice Justine Wilson, ha presentato un'istanza nella contea di Los Angeles per essere riconosciuto formalmente donna e prendere le distanze dal padre, modificando il proprio cognome scegliendo quello della madre.

A riportare la notizia è il sito americano TMZ, che è entrato in possesso dei documenti presentati da Xavier Musk in tribunale non appena ha compiuto 18 anni lo scorso aprile. "Dice che vuole essere riconosciuto come donna, ma il cambio di nome non riguarda solo la sua transizione, c'è chiaramente una spaccatura con il caro vecchio papà", si legge sul portale statunitense. Tra i motivi della scelta ci sono, dunque, il desiderio di avere un'identità di genere diversa da quella naturale e la volontà di non essere più accostato, anche solo formalmente, al padre biologico Elon Musk.

Xavier è il figlio maggiore di Elon Musk (insieme al gemello Griffin) nato durante la relazione, che il magnate canadese ha avuto con la scrittrice Justine Wilson (dalla quale ha avuto altri tre gemelli, oggi sedicenni). Nonostante il divorzio avvenuto nel 2008, la Wilson ha scelto di mantenere il cognome dell'ex marito, mentre ora il figlio 18enne lo rinnega. I figli di Elon Musk hanno sempre mantenuto un basso profilo e fino a oggi si era saputo poco o nulla della transizione di Xavier, che nei prossimi giorni otterrà una risposta dai giudici americani.

Pochi giorni fa la madre di Xavier aveva pubblicato sulla sua pagina Twitter un cinguettio sibillino riferito proprio al giovane: "Mi figlio diciottenne mi ha detto: 'Ho avuto un'infanzia strana. Non posso credere di sembrare normale come sono', e io gli ho detto: 'Sono molto orgogliosa di te'. Lui ha detto lo stesso di se stesso". Meno embatici erano stati, invece, i tweet pubblicati da Elon Musk alla fine del 2020, dove si era detto "assolutamente favorevole ai trans", definendo però "un incubo estetico tutti questi pronomi".

Ma la sua società di auto elettriche, Tesla, è ancora nella lista dei migliori posti di lavoro per LGBTQ+ Equality secondo la Human Rights Campaign Foundation.

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