Cambridge difende la tutor di Regeni: "Campagna vergognosa"

Il vice-canchellor dell'Ateneo difende l'Abdelrahman: "Convenienze politiche"

Un momento del sit-in davanti all'ambasciata egiziana per chiedere la verità sulla morte di Regeni
Un momento del sit-in davanti all'ambasciata egiziana per chiedere la verità sulla morte di Regeni

"Una vergognosa campagna di denigrazione, alimentata da convenienze politiche". È questa la risposta che arriva dall'Università di Cambridge, in un comunicato del vice-chancellor Stephen J. Toope, che difende in questo modo Maha Abdelrahman, tutor del ricercatore italiano Giulio Regeni, trovato morto in Egitto il 3 febbrao 2016.

Toope ha ribadito che la docente intende collaborare, lamentando però le fughe di notizie reltive alle indagini e aggiungendo che "non siamo più vicini a conoscere la verità su cosa accadde a questo promettente ricercatore, torturato e ucciso mentre svolgeva una ricerca accademica pienamente legittima".

Il vice-chancellor definisce nella nota "un’onorata ed eminente studiosa" la Abdelrahman e in relazione al recente interrogatorio della docente da parte degli

inquirenti italiani definisce "molto inquietante" quanto sta avvenendo, parlando di "sforzi concertati per implicarla direttamente" nel caso. Per Cambridge sono "congetture imprecise, dannose e potenzialmente pericolose".

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