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Canada, trovato in un essere umano un raro ceppo di influenza suina

Le autorità sanitarie canadesi hanno segnalato il primo caso di influenza suina nel Paese. Per il momento sembra si tratti di un caso isolato: "Non ci sono prove che il virus si sia diffuso ulteriormente"

Canada, trovato in un essere umano un raro ceppo di influenza suina

In Canada è stato segnalato un caso di infezione da influenza suina in un uomo. A comunicarlo sono state le autorità sanitarie del Paese, che parlano di un caso isolato, senza alcun rischio per i cittadini.

Il caso è stato rilevato a metà ottobre nella provincia occidentale dell'Alberta, ma per il momento sembra isolato, tanto che i funzionari locali hanno rassicurato i cittadini: "Non vi è alcun rischio. Questo è l'unico caso di influenza riportato in Alberta finora in questa stagione influenzale", hanno commentato in una dichiarazione. Il paziente avrebbe manifestato sintomi lievi, simili a quelli dell'influenza stagionale e dopo il test "si è rapidamente ripreso". Inoltre, ad oggi, "non ci sono prove che il virus si sia diffuso ulteriormente", anche se i funzionari stanno ancora esaminando la provenienza del virus l'H1N2, per accertare che non si sia diffuso.

Il ceppo H1N2 è molto raro, da non confondere con il più comune virus dell'influenza suina, denominato H1N1. Dal 2005, infatti, ci sono stati in tutto il mondo, solamente 27 pazienti infettati dall'H1N2, una malattia che non viene ricollegata al cibo: non può essere trasmessa mangiando prodotti suini, ma viene acquisita "dall'esposizione a suini infetti". La diffusione, tuttavia, è rara perché la malattia "non si trasmentte facilmente da uomo a uomo".

Già qualche mese fa era scattato l'allarme per la scoperta di un nuovo virus, isolato da alcuni maiali in Cina e definito "potenzialmente pandemico". Il nuovo virus, ribattezzato G4EA H1N1 dai ricercatori, derivava anche dall'influenza suina del 2009. Gli scienziati individuarono diversi ceppi, da quello trovato negli uccelli euripei e asiatici, a quello dell'influenza H1N1 del 2009, fino all'H1N1 nordamericano, formato a sua volta dai geni dell'influenza aviaria, umana e suina.

Lo studio in cui veniva descritto il nuovo virus, pubblicato sulla rivista specializzata Proceedings of the National Academy of Sciences, metteva in evidenza il passaggio dall'animale all'uomo, senza però dimostrarne la diffusione da uomo a uomo, che lo avrebbero reso potenzialmente pandemico.

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