Cani sbranano donna incinta, marito trova il corpo: choc in Francia

Orrore in un bosco nel nord della Francia. La giovane Elisa Pilarksi, incinta di 6 mesi, era uscita con il proprio cane per fare una passeggiata, quando è stata aggredita. Sul caso stanno indagando le autorità di Soissons

Cani sbranano donna incinta, marito trova il corpo: choc in Francia

Orrore nel nord della Francia, dove una donna è stata aggredita e divorata viva da un branco di cani mentre stava passeggiando all'interno di un bosco. A perdere la vita, la 29enne Elisa Pilarksi.

Secondo quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, il terribile episodio si è verificato durante il pomeriggio dello scorso sabato 17 novembre. La vittima, fra l'altro in stato di gravidanza, stava camminando nella foresta di Retz, area verde del comune di Saint-Pierre-Aigle del dipartimento dell'Aisne, quando si è imbattuta nei feroci animali. Stando alla ricostruzione effettuata dagli inquirenti, Elisa era uscita per portare a spasso uno dei suoi cani ed aveva contattato il marito proprio per avvertirlo di essere spaventata per la presenza del minaccioso branco.

Preoccupato per lei, l'uovo aveva subito lasciato il lavoro per correre in suo aiuto, senza tuttavia fare in tempo. La 29enne, trovata a terra sanguinante e ricoperta di morsi, era già deceduta.

Sul caso stanno ora indagando le autorità della vicina città di Soissons. Stando agli esami autoptici eseguiti dai medici legali dell'istituto forense di Saint-Quentin, la giovane donna, al sesto mese di gravidanza, ha perso la vita per una gravissima emorragia causata da diversi morsi inferti agli arti inferiori, a quelli superiori ed alla testa. È un dato certo che a commettere l'aggressione sia stato un canide, come si evince dalle impronte dei morsi. Gli inquirenti stanno ora cercando di capire se ad attaccare la 29enne siano stati uno o più animali estranei, ancora da rintracciare, oppure se possa essere stato addirittura il suo stesso cane.

A quanto pare quel giorno nella foresta di Retz stava avendo luogo una battuta di caccia al cervo, ed Elisa potrebbe essere divenuta la preda di una delle bestie lasciate libere dai cacciatori. Sconcerto da parte dell'associazione cacciatori, che non si capacitano del fatto che uno o più dei loro cani possa aver commesso una simile atrocità. “Non è mai accaduto nulla di simile”, ha dichiarato il loro presidente, come riportato da “La Nouvelle Republique”. “Quando cacciano, i cani sono guidati dal loro istinto e dalla traccia della preda, non si allontanano per attaccare una persona”.

Ogni pista rimane aperta. Il procuratore di Soissons Frederic Trinh, ha dichiarato che sono stati prelevati campioni di Dna da ben 93 cani, ossia gli animali appartenenti ad Elisa e quelli che stavano partecipando alla caccia al cervo.

Agli inquirenti non rimane che attendere l'esito degli esami, mentre è già stata avviata un'indagine per omicidio colposo connesso ad aggressione canina. La furia degli animali non si sarebbe placata neppure col sopraggiungere della morte della vittima, che è stata sbranata anche immediatamente dopo.

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