Carcere per clandestini in Gran Bretagna, scoppia la polemica

Numerosissimi gli sbarchi quest'anno (al momento oltre 7mila, 392 nuovi arrivi nella sola giornata di martedì). La scelta potrebbe ricadere su un ex carcere femminile

Carcere per clandestini in Gran Bretagna, scoppia la polemica

Per gli stranieri che attraversano la Manica nel tentativo di entrare clandestinamente in Gran Bretagna sarebbe pronto, prima del previsto rimpatrio, un soggiorno all'interno di un centro di detenzione temporanea allestito ad hoc per l'occasione.

L'intenzione di tutelarsi da eventuali allontanamenti e dispersioni degli inattesi ospiti, ciò che al contrario è accaduto più volte in Italia questa estate con fughe di clandestini dai centri di accoglienza (di numerosi dei quali poi si sono definitivamente perse le tracce), sta facendo discutere. È stato il The Guardian a spiegare ai suoi lettori di avere informazioni sul fatto che tra le strutture proposte a tal scopo sia uscito fuori il nome di un edificio sito nel Lincolnshire. Si tratterebbe di Morton Hall, a Swinderby, struttura un tempo utilizzata come carcere femminile (1985-2011) e che il prossimo anno tornerà ad essere adibita a penitenziario.

Gli attivisti intervenuti in difesa dei diritti degli stranieri parlano di scandalo e riferiscono, almeno dal loro punto di vista, che numerosi nuovi arrivati possiedano le caratteristiche per chiedere asilo politico. Ad onor del vero c'è da riconoscere che proprio la Gran Bretagna, oltre ad un nuovo incremento di casi di Coronavirus, stia affrontando livelli record di arrivi di clandestini che, a bordo di piccole imbarcazioni, si cimentano nella traversata dello stretto della Manica. Una situazione fuori controllo che ha allarmato i rappresentanti della destra.

L'ipotesi Morton Hall, struttura che secondo le fonti locali può ospitare un massimo di 392 individui, viene respinta con forza dal responsabile degli affari pubblici presso il Consiglio congiunto per il benessere degli immigrati:"È del tutto inopportuno che il Ministero dell'Interno intenda utilizzare i centri di detenzione - che sono essenzialmente prigioni - per ospitare persone in cerca di asilo", ha spiegato Minnie Rahman. "Questi luoghi hanno registri di abusi di lunga data e ben documentati e semplicemente non sono adatti a ospitare coloro che necessitano di protezione".

I numeri dei clandestini arrivati in Gran Bretagna iniziano a spaventare: 392 solo lo scorso martedì, come confermato ufficialmente dal Ministero dell'Interno, per un totale di oltre 7mila sbarchi nel 2020. Le autorità francesi, che dovrebbero vigilare sulla situazione partenze, non appaiono in grado di fornire il giusto supporto: ciò nonostante, a fronte dei 392 nuovi arrivati, martedì sono riuscite a bloccare 10 imbarcazioni in partenza verso il Regno Unito (per un totale di 91 persone).

Dan O'Mahoney, comandante della Royal Marine, ha così dichiarato: "Ieri ho incontrato l'ambasciatore francese nel Regno Unito, a cui ho ribadito l'urgenza di affrontare la questione.

Abbiamo discusso di come il Regno Unito e la Francia possano utilizzare al meglio nuove tattiche e attività operative per fermare le barche che lasciano le coste francesi in primo luogo. La Francia è un paese sicuro e i richiedenti asilo già in Francia dovrebbero chiedere asilo lì", ha spiegato il comandante.

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