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"Carlo convoca un vertice sulla monarchia". Ma è tutto in mano alla Regina

Il principe Carlo vorrebbe essere protagonista della nuova era che si apre, per la monarchia, dopo la morte del principe Filippo, ma la Regina non abdicherà

"Carlo convoca un vertice sulla monarchia". Ma è tutto in mano alla Regina

Nei giorni seguenti alla morte del principe Filippo, tutti i giornali hanno riportato i termini con cui la regina Elisabetta definiva il marito, ovvero “la mia roccia”. Il duca di Edimburgo è stato davvero una delle colonne portanti della Corona britannica, pur rimanendo nell’ombra. Con lui si è si è realizzata "la fine di un’epoca”, per dirla col Guardian. Ora che non c’è più, si apre una nuova fase di cui il principe Carlo vorrebbe essere protagonista, ampliando la sua influenza a corte e attuando il suo progetto della monarchia “snella” : meno membri senior al lavoro, poche figure chiave su cui concentrare l’attenzione dei media.

Un vertice per il futuro

Del resto la royal family ha visto, in quest’ultimo anno, diverse uscite di scena clamorose. Il principe Andrea si è ritirato a vita privata a causa dello scandalo Epstein, una vicenda intricata e che lo ha reso del tutto impresentabile in pubblico. Harry e Meghan hanno scelto l’indipendenza economica in California e, date le premesse gettate con l’intervista a Oprah Winfrey, non sembrerebbero intenzionati a rivedere i loro piani. Infine la morte del principe Filippo, che era patrono di più di 780 organizzazioni, pesa tantissimo.

Le sue cariche, come pure quelle dei Sussex e del duca di York, vanno ridistribuite. Il principe Carlo, però, vorrebbe gestire a modo suo questo “periodo di transizione”, come lo chiama l’esperto citato dall’Express Richard Eden, verso una nuova era per la monarchia inglese. Proprio per questo l’eterno erede al trono avrebbe organizzato un vertice a cui dovrebbero partecipare il principe William e la regina Elisabetta. Questo incontro, però, non significa affatto che Sua Maestà abdicherà o che abbia la minima intenzione di farlo. Carlo non è così ingenuo da ignorare questo fatto.

Allo stesso modo sa benissimo che un summit con la sovrana non è nemmeno un preludio a una sua investitura di fatto. Non dimentichiamo che le sorti della royal family sono ancora nelle mani di Elisabetta la quale, pur sofferente per la morte del marito, non ha mai perso la lungimiranza che la caratterizza. Insomma, vertice o non vertice, sarà la Regina ad avere l’ultima parola sull’influenza futura del principe di Galles.

Richard Eden, sempre citato dall'Express, ha commentato così la notizia del presunto incontro: “I funzionari del palazzo hanno voluto minimizzare l’idea di un vertice che Carlo avrebbe convocato con il principe William per pianificare il futuro” e ha aggiunto: “Quando la Regina compie 95 anni, per definizione inizia un periodo di transizione. Carlo, infatti, dovrà presenziare con la madre a tutti quei grandi eventi come l’apertura dei lavori del Parlamento”.

Carlo re di fatto?

Non è strano che sia l’erede al trono ad affiancare Sua Maestà negli eventi pubblici, soprattutto ora che il principe Filippo è morto. Carlo fa le prove da re, ma è pur vero che si esercita da anni. Inoltre la regina Elisabetta ha un’età ragguardevole, per cui nel regno ci aspetta, prima o poi (speriamo poi), un’altra tragica dipartita. Il principe di Galles deve essere pronto (dovrebbe esserlo da anni). Insomma, non è detto che il periodo di transizione si concluda con l’abdicazione. È più probabile che si concluda con la morte della regina Elisabetta. Non sarà un vertice a cambiare quel che la sovrana ha già stabilito per sé, né a farle spezzare il giuramento che fece agli inglesi nel 1947, quando era ancora principessa.

Per il momento gli esperti sembrano compatti sullo scenario che vede Elisabetta regnare fino all’ultimo respiro. In un’intervista a La Repubblica Andrew Morton ha dichiarato: “Elisabetta resterà Regina, a meno che non abbia qualche impedimento fisico o mentale. Tuttavia ormai non viaggia da tempo e il grosso del lavoro già lo fanno il figlio Carlo e il nipote William” e ha proseguito: “L’incognita è una, ma importante: Elisabetta II è il brand più importante al mondo, oltre che del suo Paese. Una volta che non ci sarà più, quale sarà il ruolo e il significato del Regno Unito nel mondo, anche come entità culturale? La monarchia sopravvivrà, certo, ma in un’ottica diversa. E cambierà, come quando cambiò dopo un evento epocale come la morte di Diana”.

Le sfide del Regno Unito

Tra l’altro il Regno Unito deve affrontare anche la sfida della Brexit e l’enigma legato al destino della Scozia e dell’Irlanda del Nord. Dopo Elisabetta toccherà a Carlo traghettare la monarchia verso il futuro, benché non riscuota grande popolarità tra i sudditi. Il regno di William inizierà solo con la dipartita del padre, o la sua abdicazione (evento altamente improbabile). Non prima. Così stabilisce la legge. Di certo, chiusa l’era di Elisabetta la Grande, vedremo una successione al maschile fino, almeno, a George (questo nelle previsioni. Per il resto, come diceva Lorenzo il Magnifico, “di doman non c’è certezza”).

Che regno sarà quello di William? Antonio Caprarica non ha dubbi: “La noia è assicurata”. Il giornalista ha definito i duchi di Cambridge “la famiglia del Mulino Bianco”, ma chissà se sarà davvero così.

Nel frattempo cresceranno anche i figli della coppia e allora potremmo vederne delle belle.

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