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Catamarca, 19enne uccide fidanzata, la brucia e disperde i suoi resti

Secondo l'accusa, il ragazzo temeva che la 24enne fosse rimasta incinta e, durante un'accesa discussione, l'ha uccisa, soffocandola. Dopo aver bruciato il corpo sul barbecue, ha poi disperso i resti in vari punti della città

Catamarca, 19enne uccide fidanzata, la brucia e disperde i suoi resti

Orrore a Catamarca (Argentina), dove un giovane del posto ha ucciso la propria fidanza, provvedendo poi a dare fuoco al suo cadavere ed a disperderne i resti. Interrogato dopo essersi consegnato, il ragazzo ha cercato inizialmente di discolparsi, affermando che la compagna era morta in seguito ad un incidente, ma la sua versione non ha convinto gli inquirenti.

Protagonista della vicenda, il 19enne Naim Vera, ora accusato di omicidio volontario aggravato. Secondo quanto riferito dalla stampa estera, i fatti si sono verificati durante le prime ore del mattino dello scorso sabato 29 febbraio. Naim aveva invitato la sua fidanzata, la 24enne Brenda Micaela Gordillo, nella casa di proprietà di sua nonna, sita in via Ayacucho 68 a San Fernando del Valle de Catamarca. L'abitazione era da tempo disabitata, ma il giovane possedeva la chiavi, così aveva proposto a Brenda di trascorrere lì la serata.

Stando alla ricostruzione effettuata dagli inquirenti, la 24enne ha raggiunto l'appartamento intorno alla mezzanotte, trovando poi la morte. In seguito ad una probabile discussione, sarebbe sorta una violenta colluttazione, al termine della quale il 19enne ha ucciso la ragazza, soffocandola con uno straccio che le aveva infilato con forza in bocca. Questo intorno alle 3 del mattino.

Successivamente Naim ha trascinato il corpo fino al balcone dell'appartamento, dove si trovava il barbecue, e, dopo aver acceso il fuoco, ha posizionato il cadavere della fidanzata sulla griglia, lasciandolo alla fiamme. Una volta conclusa la macabra operazione, ha quindi caricato alcuni resti in una borsa, uscendo poi di casa. Una telecamera presente nel complesso di appartamenti, ha infatti ripreso Naim mentre, intorno alle 4:30, gettava la sacca nel contenitore dei rifiuti presente dinanzi all'edificio.

Per quanto riguarda i resti del corpo rimasti, il giovane li ha nascosti in una scatola, poi caricata sul furgone di suo padre. Messo in moto, il 19enne ha quindi guidato per circa 20km fino a raggiungere un'area chiamata La Quebrada, zona periferica di Catamarca, dove ha occultato quanto restava del cadavere.

I sensi di colpa, tuttavia, hanno impedito al giovane di farla franca. Il giorno dopo, infatti, Naim ha confessato tutto ai genitori (o ad un amico, secondo alcune fonti), decidendo poi di consegnarsi alla polizia accompagnato da un avvocato. A quanto pare il 19enne ha inizialmente cercato di discolparsi, dicendo di non aver ucciso intenzionalmente Brenda. Secondo la sua versione, la ragazza era deceduta in seguito ad una accidentale caduta dalle scale, avvenuta durante una loro accesa discussione. Lui aveva così deciso di occultare il cadavere, temendo di essere incolpato per la morte della 24enne.

Gli esami autoptici hanno tuttavia smentito le dichiarazioni del ragazzo. I graffi presenti sul corpo della giovane, così come le tracce di epidermide trovate sotto le unghie, sono segno evidente di una lotta. Dagli esami è inoltre emerso che a causare la morte è stata la mancanza di ossigeno, non una caduta.

Secondo gli inquirenti, Naim e Brenda, che avevano una relazione dallo scorso mese di dicembre, avrebbero litigato perché c'era il sospetto che la giovane fosse rimasta incinta, ed il 19enne voleva che lei abortisse.

Dall'autopsia è poi emerso che in realtà non vi era alcuna gravidanza in corso.

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