Coronavirus, primo positivo anche alla Casa Bianca

Si tratta di un membro dello staff del vice presidente Mike Pence. La persona risultata positiva non avrebbe avuto contatti stretti nè con Trump nè con lo stesso Pence. Negli Stati Uniti, casi raddoppiati in 24 ore

Coronavirus, primo positivo anche alla Casa Bianca

Il Coronavirus non risparmia nessuno: la pandemia, sempre più diffusa in tutto il mondo, è arrivata anche alla Casa Bianca dove si registra il primo caso di positività: è un membro dello staff del vice presidente Usa Mike Pence, infettato dal Covid-19.

La notizia è stata diffusa dalla portavoce di Pence, Katie Miller, che ha comunicato il contagio. Come riporta LaStampa, il malato non è stato a stretto contatto nè con Pence e nemmeno con il presidente Trump, ma sarà necessario ricostruire i suoi movimenti nell’amministrazione per verificare se ha contagiato qualcuno che invece ha avuto interazioni più dirette con i leader.

Nessun contatto con Trump e Pence

La notizia è stata diffusa poche ore fa quando in Italia era notte. "Questa sera - ha scritto la portavoce di Pence in un comunicato - abbiamo ricevuto la notificazione che un membro dell’Ufficio del Vice Presidente è risultato positivo al Coronavirus". La Miller ha poi aggiunto: "Né il presidente Trump, né il vice Pence, hanno avuto contatti ravvicinati con l’individuo. L’ulteriore tracciatura dei contatti viene condotta in accordo con le linee guida dei Centers for Disease Control".

Mike Pence è stato nominato da Trump capo della task force della Casa Bianca per il Coronavirus: il fatto che un membro del suo staff sia stato contagiato assume un valore particolare nell’emergenza. Il vice presidente, secondo la portavoce, non aveva ancora effettuato alcun test ma, vista la situazione, adesso potrebbe essere costretto ad accettarlo mentre altri membri del suo ufficio potrebbero essere obbligati all’isolamento e alla quarantena.

Il 7 marzo scorso Trump aveva ospitato nel suo club di Mar-a-Lago il collega brasiliano Bolsonaro. Qualche giorno dopo, il portavoce di Bolsonaro e l’ambasciatore a Washington erano risultati positivi al Coronavirus spingendo lo stesso capo della Casa Bianca a fare il test, il cui esito era stato negativo, mentre Pence non lo aveva fatto.

Le polemiche contro Pence

La decisione di Trump di affidare al suo vice l'emergenza legata al Coronavirus aveva scatenato una dura protesta da parte degli oppositori: i critici hanno notato come, tempo fa, il vice-presidente degli Stati Uniti avesse scritto in un suo intervento che "nonostante l'isteria della classe politica e dei media, il fumo non uccide".

Inoltre, più recentemente e come governatore dello stato dell'Indiana, era stato bersagliato per non essere riuscito ad agire rapidamente quando l'HIV si è diffuso tra i tossicodipendenti oltre ad essere riluttante ad accettare le prove della crisi climatica.

Situazione Coronavirus negli USA

Purtroppo, la situazione va sempre di più aggravandosi anche oltreoceano: i casi sono raddoppiati in 24 ore con 16 mila contagi confermati e 208 morti. Gli scienziati, però, ritengono che questo dato sia parziale perché la risposta è stata lenta, sono stati fatti troppi pochi test ed i numeri reali sarebbero molto più alti.

L’epicentro sta diventando New York dove ormai si contano quasi il 40% dei casi ma anche la costa occidentale è molto colpita.

Per queste ragioni, il governatore della California Gavin Newsom ha ordinato il lockdown (protocollo di emergenza) del suo Stato, che è la quinta economia più grande al mondo e ospita 40 milioni di cittadini: gli abitanti devono rimanere in casa con la sola eccezione di uscite per andare al supermercato, dal medico, in farmacia o in lavanderia.

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