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La crescita economica della Cina e le opportunità per le aziende italiane

L'economia cinese continua a crescere. Ecco perché la Cina fornirà alle imprese del mondo – comprese quelle italiane – un enorme mercato e grandi opportunità di investimenti cooperazione

La crescita economica della Cina e le opportunità per le aziende italiane

Nel 2021 il PIL della Cina ha raggiunto i 114mila miliardi di yuan, con un aumento dell'8,1%. Allo stesso tempo, la crescita del PIL nel 2022 dovrebbe essere di circa il 5,5%. Per questo motivo Lorenzo Riccardi, tesoriere della Camera di Commercio italiana a Shanghai, ha affermato che tutto il mondo sta prestando la massima attenzione a questi dati.

La crescita economica della Cina

I dati della crescita economica della Cina per il 2021 sono ampiamente in linea con le previsioni delle agenzie internazionali, mentre l'obiettivo di crescita per il 2022 è superiore a tali previsioni. Secondo Riccardi la crescita, il tasso d’inflazione e il tasso di disoccupazione urbana della Cina rivestono un grande valore di riferimento per le istituzioni internazionali di analisi economica, e sono importanti per le relazioni economiche e commerciali tra la Cina con il resto mondo.

"Proprio oggi dove viviamo una fase di grande complessità nel terzo anno pandemico e con una crisi in Europa dove ognuno di noi si interroga su quello che sarà il futuro. Questi dati di crescita economica sono le previsioni che ci interessano maggiormente per valutare una solidità nella direzione degli investimenti verso questa regione verso questo Paese", ha detto lo stesso Riccardi.

Le misure a sostegno delle PMI

Il 5 marzo, nel rapporto di lavoro del governo cinese, il primo ministro, Li Keqiang, ha proposto di rafforzare l’effettivo sostegno finanziario all'economia reale e di promuovere ulteriormente la risoluzione dei problemi di finanziamento nell'economia reale, soprattutto per le piccole, medie e micro imprese.

Il deputato dell’APN e CEO della Baishanyun Inc., Huo Tao, è molto soddisfatto per le misure del governo cinese a sostegno delle PMI. Negli ultimi anni, ha affermato, la Cina ha introdotto una serie di politiche per aiutare lo sviluppo delle piccole e medie imprese. Nel dicembre del 2021, il Ministero dell’Industria e della Tecnologia informatica, assieme alla Commissione nazionale cinese per lo sviluppo e la riforma e ad altri dipartimenti, ha infatti emanato congiuntamente la “Pianificazione per lo sviluppo delle piccole e medie imprese all’interno del 14esimo Piano quinquennale”, che si concentra sulle difficoltà di finanziamento e sui finanziamenti costosi per le PMI, così da tutelare i loro diritti e interessi legittimi.

Huo Tao spera di aumentare i canali di finanziamento per le PMI, come ad esempio l’accesso al mercato azionario. Secondo lui, il Beijing Stock Exchange è un mercato di capitali particolarmente adatto a tali imprese.

Le opportunità per le imprese italiane

Il rapporto di lavoro 2022 del governo cinese, propone inoltre di utilizzare attivamente il capitale estero. Riccardi ha spiegato che nel 2020 la Cina è diventato il paese con il più grande afflusso di capitali esteri al mondo, il che dimostra come la Cina abbia una grande capacità attrattiva per i capitali stranieri. "Personalmente sono in Cina, a Shanghai, da oltre 16 anni, mi occupo di investimenti esteri verso questo Paese, in particolare dall'Italia. Pertanto in queste più recenti variazioni e riforme societarie sono state percepite in modo molto positivo, in particolare la “legge cinese sugli investimenti stranieri" che va ad equiparare progetti economici a capitale estero a quelli a capitale domestico o quelli a capitale misto. Pertanto un nuovo investimento dall'Italia alla Cina che decida di investire con un socio locale o in modo autonomo avrà di fatto un'impostazione analoga. Quindi da questo punto di vista di certo un'agevolazione per chi vuole fare impresa in questo Paese", ha dichiarato, ancora, Riccardi.

Nello stesso rapporto, il premier Li Keqiang ha inoltre affermato che la Cina continuerà a rafforzare la cooperazione economica e commerciale bilaterale e multilaterale, a difendere con fermezza il sistema di commercio multilaterale e a partecipare attivamente alla riforma del WTO. Il premier ha poi aggiunto che il Paese è disposto a rafforzare la cooperazione reciprocamente vantaggiosa con i paesi di tutto il mondo per raggiungere risultati multipli all’insegna del mutuo beneficio.

L'importanza del RCEP

Il primo gennaio 2022 è entrato ufficialmente in vigore il Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP), dando inizio alle attività della più grande zona di libero scambio al mondo. La Cina non è solo un promotore attivo dei negoziati per il RCEP, ma difende anche la globalizzazione economica e adempie con azioni concrete al suo impegno a favore del multilateralismo. L’entrata in vigore del RCEP rappresenta una grande vittoria del multilateralismo e del libero commercio, offre un forte impulso alle attività economiche e commerciali nella regione Asia-Pacifico e presenta un ulteriore impatto positivo sulla ripresa economica globale post-Covid.

A tal proposito Lorenzo Riccardi ha sottolineato, infine, che il valore maggiore nelle politiche fiscali e societarie della Cina è il multilateralismo economico e l’entrata in vigore del RCEP fornirà alle imprese del mondo – comprese quelle italiane – un enorme mercato e grandi opportunità di investimenti e cooperazione.

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