Ecco le "armi fai da te" che hanno bloccato l’avanzata russa a Kiev

I residenti della capitale ucraina, Kiev, hanno difeso con le armi e con i denti la loro città che ha costetto i russi alla ritirata: tra tecnologia e armi fai-da-te, ecco quali sono stati i loro "segreti"

Ecco le "armi fai da te" che hanno bloccato l’avanzata russa a Kiev

Il conflitto tra russi e ucraini è anche una guerra tecnologica: anche nel più recente passato di Crimea o in Iraq non c'era in campo la stessa tecnologia di adesso. E non soltanto per le armi, i droni e gli ultimi ritrovati in fatto di tank e quant'altro. Anche gli smartphone stanno avendo un loro ruolo strategico, e lo sanno bene gli abitanti di Kiev che sono riusciti a fermare il più forte esercito russo nel loro avanzare costringendolo a cambiare piani e obiettivi.

Telegram e Google map

Imboscate e sabotaggi hanno fatto guadagnare tempo ai soldati di Zelensk. Una storia indicativa di quanto sia importante la tecnologia nel 2022 è dimostrata da un ingegnere elettronico che lavora per la Samsung, il cui tende un tranello ai russi collegandomi ad una chat su Telegram con tutte le informazioni sugli invasori. A quel ha utilizzato Google Maps per identificare un punto preciso sulla mappa, fotografandolo e inviandolo a tutte le persone che conosce. Mezz'ora più tardi, un convoglio russo in ingresso a Kiev è pesantemente danneggiato dagli ucraini. Ovviamente non è una coincidenza. Dopo questa vittoria, l'intelligence di Kiex ha utilizzato un'app usata da milioni di ucraini per segnalare i posti in cui si trovavano i russi. "I telefonini hanno creato una nuova realtà nella guerra", afferma a Repubblica Mstylas Banik, dirigente del ministero ucraino per la trasformazione digitale, affermando che molti ucraini intrappolati dietro al fronte russo sono riusciti a invare tramite chat precise informazioni al proprio esercito.

La distruzione delle antenne 4G

Uno dei motivi della debacle russa è stata l'incomunicabilità tra gli stessi soldati e le linee radiofoniche non criptate, ma alla mercé praticamente di tutti. Perché è accaduto questo? Perché i russi, pur di evitare l'uso della tecnologia agli ucraini, hanno distrutto numerose antenne per Internet e mettendo fine al 4G, fondamentale anche per loro stessi. Questo ha fatto sì che non potessero comunicare tra un'unità e un'altra con tutte le problematiche quotidiane che abbiamo documentato finora. Con un semplice smartphone, la popolazione ucraina segnalava continuamente dove colpire il nemico.

Lo scudo dei materassi in gommapiuma

Accanto alla tecnologia, il motto "fare di necessità virtù" è stato preso alla lettera dagli ucraini che hanno cercato di difendersi in qualsiasi modo. Sembra assurdo ma, gli scudi di gommapiuma del costo di 2 euro l'uno, hanno consentito di neutralizzare i droni-spia russi se posizionati correttamente sopra la testa perchè impedivano le emissioni termiche prodotte dal calore del corpo umano. Questo scudo le neutralizzava del tutto, ecco perchè i droni notturni sono spesso rimasti con un palmo di naso e ha consentito agli ucraini di tendere imboscate notturne ai russi.

L'errore fatale dei russi

Un errore strategico non di poco conto ha visto i russi impantanarsi con le loro stesse mani dopo aver fatto saltare in aria una diga lungo il corso del fiume Dnepr. Come ricorda Repubblica, l'acqua ha allagato tutta la zona di Irpin, una foresta diventata improvvisamente una palude impenetrabile con i carri armati e i mezzi blindati rimaasti bloccati nell'acqua e divenuti facile bersaglio per unità ucraine molto più piccole e meno forti che hanno avuto la meglio soltanzo grazie a piccoli droni o semplici bazooka anticarro. Si dice che, anche se piccolo, a causa della rottura della diga il fiume Irpin sia diventato il "Piave dell'Ucraina" e in quel territorio i rissu hanno subìto ingenti perdite e l'avanzata verso Kiev è diventata ben presto una ritirata. In questo strano conflitto, metodi classici quali imboscate e sabotaggi possono avere la meglio anche contro un esercito potenzialmente più forte se sbaglia clamorosamente e se gli avversari ucraini sanno utilizzare a loro favore le risorse della terra e quelle tecnologiche.

Cosa può accadere adesso

Come abbiamo visto sul Giornale.it, l'offensiva finale russa nella regione orientale del Donbass è già iniziata. Unendo i due punti è facile ipotizzare l'immediato futuro: dopo giorni di sostanziale stallo militare, il conflitto potrebbe improvvisamente inasprirsi già nell'arco delle prossime ore. "Sarà una battaglia difficile", ha affermato Zelensky.

L’esercito russo ritiratosi da Kiev adesso è lì, con l'aggiunta dei mercerani Wagner, le famose milizie siriane. Gli ucraini sono numericamente di meno, un quarto delle forze armate di Kiev. Però, secondo alcuni, non è escluso che più avanti i russi tornino sui loro passi attaccando anche la capitale, come ha fatto intendere Ramzan Kadyrov, leader ceceno alleato di Putin.

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