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Elezioni Usa: Biden vince in Georgia, Trump in North Carolina

I media Usa hanno assegnato gli ultimi stati in bilico: a Joe Biden sono andati Arizona e Georgia, che contano rispettivamente 11 e 16 grandi elettori, a Donald Trump il North Carolina, che ne conta 15

Elezioni Usa: Biden vince in Georgia, Trump in North Carolina

Dopo più di dieci giorni, la sfida presidenziale tra Joe Biden e Donald Trump si è conclusa con 306 grandi elettori per il democratico contro i 232 del repubblicano. I media statunitensi, infatti, hanno assegnato gli ultimi Stati rimasti in bilico: come riporta l'agenzia LaPresse, a Biden sono andati Arizona e Georgia, che contano rispettivamente 11 e 16 grandi elettori, a Trump il North Carolina, che ne conta 15. Per il tycoon, tuttavia, la partita è tutt'altro che chiusa. "Elezioni truccate!", ha tuonato nuovamente su Twitter mentre i suoi più fedeli alleati hanno fatto quadrato attorno a lui. Trump è tornato a scagliarsi contro il software Dominion Voting System, dopo che la scorsa settimana migliaia di voti sono stati trasferiti per un errore dai repubblicani ai democratici in Michigan.

Trump contro il software che conta i voti: "Orribile"

"Ora abbiamo appreso che l'orrendo 'Dominion Voting System' è stato usato in Arizona (e alla grande in Nevada). Nessuna sorpresa che il risultato sia stato di una marginale sconfitta", ha twittato Trump. Secondo The Donald, infatti, il software avrebbe cancellato almeno 2,7 milioni di voti destinati a lui, in tutto il Paese, di cui 221.000 nella sola Pennsylvania, dove i voti sarebbe passati da Trump a Biden per errore. E così negli altri stati dove la Campagna di Trump ha promosso ricorsi. Tuttavia, proprio in Arizona, la Campagna di Trump ha deciso di ritirare la causa, riconoscendo che il suo esito non avrebbe ad ogni modo spostato abbastanza voti per modificare il risultato elettorale nello stato. "Dalla chiusura dell'udienza di ieri, il conteggio dei voti ha reso inutile una sentenza in merito ai voti per le presidenziali", ha dichiarato l'avvocato di Trump Kory Langhofer ad una corte dello stato dell'Arizona.

Ma The Donald non demorde

Donald Trump è sicuro di arrivare comunque ai 270 grandi elettori necessari per vincere le elezioni presidenziali. La portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, ha detto che "il presidente Donald Trump il 20 gennaio parteciperà al suo Inauguration Day". Così ha riposto su Fox Business a chi le chiedeva se il tycoon parteciperà alla cerimonia del giuramento del democratico Joe Biden. "Il presidente Trump crede che sarà il presidente Trump e che inizierà un secondo mandato", ha aggiunto McEnany. Secondo il professore emerito della Harvard Law School Alan Dershowitz, Trump potrebbe vincere la causa che la sua campagna ha presentato in Pennsylvania per contestare la legittimità delle schede per corrispondenza ricevute dopo il giorno delle elezioni.

Nel frattempo però, come riportato da La Repubblica, diverse autorità elettorali americane statali e locali hanno affermato in un comunicato congiunto di non aver trovato, ad oltre una settimana dalle elezioni presidenziali, "alcuna prova" di schede perse o modificate o di sistemi di voto violati. "L'elezione del 3 novembre è stata la più sicura della storia degli Stati Uniti", garantiscono, contraddicendo le accuse di elezioni fraudolente da parte di Donald Trump e del suo entourage. Ma il team legale di Donald Trump sembra tutt'altro pronto ad arrendersi.

"Ci sono state troppi brogli in troppi luoghi per essere solo una coincidenza" ha twittato il legael del Presidente Usa ed ex Sindaco di New York, Rudy Giuliani.

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