Il cardinale all'attacco del dem: "Per lui non ci sarà comunione"

Le posizioni di Biden sull'aborto impedirebbero al candidato Dem di accedere all'eucaristia. Il cardinale Burke ne è certo. Ma Biden ha raccontato di aver ricevuto la comunione direttamente dal Papa

Il cardinale all'attacco del dem: "Per lui non ci sarà comunione"

Il cardinale Raymond Leo Burke non concederebbe il sacramento della comunione a Joe Biden, che è il candidato dei Democratici per la Casa Bianca per le elezioni presidenziali di novembre.

Il porporato statunitense, che già in passato aveva segnalato come l'essere abortista, nel senso di propagandare o sostenere posizioni non in linea con la dottrina della Chiesa sul tema, comportasse de facto l'esclusione dalla ricezione dell'eucaristia, è tornato sulla questione, parlandone con Fox News. Il ragionamento non vale solo per Biden, ma per tutti i politici che hanno espresso favore nei confronti delle pratiche abortive o rispetto alla legittimazione giuridica dei cosiddetti "nuovi diritti".

La Chiesa cattolica rappresenta una delle chiavi di lettura per l'appuntamento elettorale autunalle. I cattolici, come accade di consueto negli Stati Uniti e nel resto dell'Occidente, giocheranno un ruolo importante per la turnata elettorale. L'emisfero progressista e cattolico a stelle e strisce è impegnato in una lotta serrata contro l'attuale presidente degli Stati Uniti d'America, mentre voci come quella del cardinal Burke e dell'arcivescovo ed ex nunzio apostolico negli Usa Carlo Maria Viganò costituiscono, nel panorama ecclesiastico, due eccezioni.

Stando a quanto ripercorso da Repubblica, Burke ha esibito questa argomentazione:“Non possono presentarsi per ricevere la santa comunione - ha detto riferendosi agli esponenti abortisti, dunque anche a Joe Biden - perché non sono in comunione con Cristo”. “Non è una punizione - ha continuato il cardinale - bensì un favore che facciamo loro dicendo di non presentarsi, perché se lo fanno commettono sacrilegio”.

I tradizionalisti americani sono apertamente trumpiani. Un discorso diverso, invece, riguarda quella parte di Chiesa cattolica che sembra strizzare l'occhio al cattolicesimo democratico di Joe Biden e persino alle istanze ambientaliste di Alexandria Ocasio Cortez. La querelle interna riguarda il futuro degli Usa, ma anche il tipo di Ecclesia con cui i cattolici del futuro avranno a che fare. L'impostazione progressista non è così ferma sulla dottrina, mentre i conservatori preferiscono che gli ambienti ecclesiastici si interessino in misura maggiore degli aspetti spirituali. Le battaglie economico-sociali - dicono insomma i tradizionalisti - spettano alla politica, mentre la Chiesa cattolica dovrebbe occuparsi d'altro. La Chiesa dei progressisti, per il fronte conservatore, assomiglia di più ad una Ong.

Il cardinale Raymond Leo Burke è stato uno dei firmatari dei "dubia" su Amoris Laetitia. In ottica di schieramenti vaticani, Burke è stato spesso considerato un critico del pontefice argentino. Ecco, secondo quanto ripercorso dalla fonte sopracitata, pare che Biden abbia raccontato di aver ricevuto la comunione dal Papa, nonostante un sacerdote americano gli avesse in precedenza impedito di accedere al sacramento. Biden - questa è una novità non da poco per il partito degli asinelli - risulta essere un credente. Un elemento che può contribuire a convincere l'elettorato moderato.

Nel corso di questa settimana, Biden dovrebbe scegliere la sua vicepresidente. La donna che lo accompagnerà alla Casa Bianca nel caso in cui dovesse effettivamente prevalere su Trump a novembre. I nomi in lizza sono soprattutto tre: Kamala Harris, Susan Rice ed Elizabeth Warren. Vedremo quando e come verrà dato l'annuncio ufficiale.

Il cardinale Burke, seppure in maniera del tutto indiretta, sembra aver indicato una strada elettorale ai cattolici americani. Burke, che può non essere un trumpista, non consentirebbe a Biden di ricevere la comunione. I cattolici a stelle e strisce possono riflettere anche su questo.

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