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Esercito tedesco nella bufera: "Estromette reclute sovraniste"

I nazionalisti di AfD hanno immediatamente tacciato la Bundeswehr di “cospirare” contro di loro e di volere tacitare i cittadini critici verso l'establishment Ue

Esercito tedesco nella bufera: "Estromette reclute sovraniste"

In Germania, diverse inchieste giornalistiche hanno recentemente accusato l'esercito federale di condurre una vera e propria campagna di “epurazione” ai danni dei militari con “simpatie sovraniste”.

Secondo il settimanale Der Spiegel, la Bundeswehr non si limiterebbe a estromettere dai propri ranghi le reclute apertamente filonaziste, sediziose o antisemite. I vertici della Difesa avrebbero infatti rivolto il loro “furore censorio” anche nei confronti di soggetti colpevoli semplicemente di appoggiare le istanze dei movimenti “euroscettici”.

In base alle inchieste realizzate da tale organo di informazione, le forze armate di Berlino, all’insaputa del parlamento, avrebbero finora cacciato decine di militari “simpatizzanti di AfD e del premier ungherese Viktor Orbán”. La Bundeswehr, sempre a detta dei cronisti di Der Spiegel, avrebbe promosso l’estromissione delle proprie reclute “sovraniste” appellandosi all’esigenza di preservare la “fedeltà dell’esercito tedesco ai valori democratici”.

La campagna di epurazione condotta dai vertici della Difesa ai danni dei soldati dichiaratisi a favore di forze politiche identitarie è stata svelata dal settimanale in questione interpellando “fonti anonime” e ha subito infiammato il dibattito parlamentare tedesco. I nazionalisti di AfD hanno infatti immediatamente tacciato la Bundeswehr di “cospirare” contro di loro e di volere “costringere al silenzio” tutti i cittadini critici nei confronti del governo Merkel e dell’establishment Ue. Accuse di “scarsa trasparenza” e di “pratiche discriminatorie” sono state rivolte all’indirizzo dell’esercito di Berlino anche da numerosi esponenti dell’Spd, partito attualmente alleato della cancelliera.

Per il momento, nessun commento sulla vicenda è stato rilasciato da Ursula von der Leyen, ministro della Difesa, mentre le forze armate federali hanno diramato un comunicato nel quale ribadiscono il loro rispetto nei riguardi delle opinioni politiche di ciascun soldato.

La stessa nota prosegue accusando di “gravi inesattezze” le recenti inchieste di Der Spiegel ed esortando il settimanale a rivelare l’identità delle fonti che hanno denunciato la presunta campagna di epurazione lanciata dalla Bundeswehr ai danni delle reclute sovraniste.

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