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Filippo contro Meghan: "Doveva farsi da parte, come ho fatto io"

Il principe Filippo, di solito molto riservato per quel che concerne la vita privata della royal family, si sarebbe scagliato contro Meghan Markle

Filippo contro Meghan: "Doveva farsi da parte, come ho fatto io"

Il principe Filippo non riuscirebbe a comprendere le scelte del principe Harry e di Meghan Markle. In particolar modo non si sarebbe rassegnato alla Megxit, né avrebbe accettato l’idea che suo nipote possa sentirsi oppresso dall’ambiente in cui è nato. È quanto emerge dalle rivelazioni contenute in una nuova biografia dedicata al duca di Edimburgo e firmata dall’esperta reale e biografa Ingrid Seward, “Prince Philip Revealed: A Man Of His Century” (Simon & Schuster UK). Il libro è appena uscito in Gran Bretagna e sta già facendo discutere. La Seward ha commentato il suo lavoro a Sky News, soffermandosi proprio sulle incomprensioni tra Filippo, Harry e Meghan.

Secondo il marito della regina Elisabetta, la duchessa di Sussex sarebbe colpevole di non aver anteposto il bene della Corona e di Harry a se stessa, alla “propria voce” come riporta la Seward. Proprio ciò che, invece, il principe Filippo ha sempre fatto da quando Elisabetta II è diventata sovrana del Regno Unito. Filippo ha accettato di camminare tre passi dietro sua moglie durante gli eventi ufficiali, di seguirla ovunque, di presenziare a tutti gli impegni pubblici, rinunciando alla carriera in Marina. Nel 1953, dopo aver raggiunto il grado di ammiraglio di flotta, il duca di Edimburgo abbandonò un promettente avvenire come militare per dedicarsi completamente alla Corona.

Un lavoro a tempo pieno che ha svolto per circa 70 anni e che gli esperti riconoscono come “fondamentale”. Il principe, dunque, sarebbe deluso e non riuscirebbe a darsi pace al pensiero che Harry si sia lasciato alle spalle non solo la famiglia e l’ambiente in cui è nato, ma anche i gradi militari a cui teneva moltissimo. Ingrid Seward ha commentato: “Il principe non capisce cosa abbia reso così insopportabile la vita del nipote”. La biografa prosegue, evidenziando che il duca di Edimburgo si sarebbe “innervosito” a tal punto da scegliere di non presenziare all’ormai storico summit di Sandringham in cui il principe Carlo, la regina, William e Harry decisero i termini della Megxit e il futuro dei Sussex.

Il principe Filippo avrebbe lasciato la residenza pochi minuti prima dell’inizio del vertice. La Seward ha raccontato: “Il duca di Edimburgo è stato visto uscire di casa rapidamente, prima che arrivassero tutti”. Questo aneddoto è riportato anche in Finding Freedom, benché le motivazioni di Filippo non vengano approfondite. L'esperta ha poi rivelato: “Credo sia davvero molto deluso dal comportamento della duchessa di Sussex perché è consapevole dei sacrifici che in passato ha fatto lui per sostenere la monarchia” e ha aggiunto: “Vorrebbe che Meghan facesse lo stesso”. Bersaglio dell’ira funesta del duca di Edimburgo sarebbe soprattutto su Meghan Markle e a questo proposito l’esperta ha spiegato che Filippo “non riesce a capire perché [Meghan] non possa rinunciare a una parte di sé per sostenere il marito Harry e aiutarlo nei suoi compiti reali”.

Non sappiamo se il principe Filippo abbia espresso il suo disappunto di fronte a Harry e Meghan ma, come ricorda Vanity Fair, sembra che una ramanzina simile sia stata riservata dal duca a Lady Diana poco prima del divorzio da Carlo. Il consorte di Sua Maestà avrebbe redarguito la nuora dicendo: “Qui non facciamo una gara di popolarità, lavoriamo tutti insieme”. Conosciamo Filippo come una persona piuttosto riservata, le cui opinioni sono spesso insondabili anche per i tabloid. Il duca di Edimburgo non lascia trapelare facilmente le emozioni, rispettando alla lettera il motto dei Windsor, “never complain, never explain”. Anche in questo fedele alla Corona. Per il 99enne consorte reale sarebbe inaccettabile un comportamento come quello dei Sussex, che getta alle ortiche una vita perfetta. La Seward ha sottolineato: “Harry e Meghan avevano tutto, una bella casa, un figlio perfetto.

E un’opportunità unica di impattare globalmente con il proprio lavoro benefico”.

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