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Profughi, Juncker insiste: "Chi siamo per rifiutare o bloccare i disperati?"

Il presidente della Commissione europea insiste sulla necessità di accogliere i migranti in tutti i Paesi dell'Unione europea

La cancelliera tedesca Angela Merkel bacia il lussemburghese Jean Claude Juncker
La cancelliera tedesca Angela Merkel bacia il lussemburghese Jean Claude Juncker

Un'Europa piena di immigrati. È questo il sogno di Jean Claude Juncker, presidente della Commissione europea, che, proprio in queste ore, ha insistito sulla necessità di accogliere i migranti nei Paesi Ue.

Da tempo infatti l'Unione europea spinge sulla necessità di ripartire gli immigrati nei vari Stati europei tenendo conto del pil, della popolazione complesssiva, del tasso di disoccupazione e dei rifugiati che sono già stati accolti sul territorio.

Il programma di redistribuzione dei migranti, secondo Juncker, "non è però esauriente. Pensate a un paese piccolo come il Libano, in passato definito la Svizzera del Medio Oriente, che accoglie 2 milioni di profughi, e la Giordania che fa altrettanto.

Noi siamo il continente più ricco, che spesso rivendica la sua generosità e il rispetto dei diritti umani: chi siamo noi per rifiutare o limitare l'accesso ai disperati? Dico no a un'Europa chiusa e senza cuore, la Commissione insisterà a difendere questa buona causa: la mia idea di Europa è questa".

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