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Francia, lo schiaffo dei giudici a Macron: "Non è illegale aiutare migranti"

Aiutare in modo disinteressato un migrante non può essere perseguito. Lo ha deciso la Corte costituzionale francese. Il parlamento ha tempo fino al 1° dicembre per cambiare la legge

Francia, lo schiaffo dei giudici a Macron: "Non è illegale aiutare migranti"

Il pugno di ferro di Emmanuel Macron contro gli immigrati clandestini potrebbe avere le ore contate. La Corte costituzionale francese, infatti, il "reato di solidarietà" è incostituzionale e il sostegno disinteressato a un migrante per "soggiorno irregolare" non può essere perseguito, in nome del "principio di fraternità". Bocciate, dunque, le disposizioni del codice di ingresso e soggiorno degli stranieri vigente in Francia.

La sentenza giunge in un momento particolare, in cui si registra un forte scontro in Europa sul tema dell'accoglienza. Tutto è nato dopo la condanna di un agricoltore, Cèdric Herrou, diventato il simbolo degli aiuti ai migranti sul confine franco-italiano. Era stato lui, infatti, a chiedere l’abolizione del "reato di solidarietà" dopo che la legge francese lo aveva punito perr l'aiuto che aveva fornito ad alcuni migranti.

"Dal principio di fraternità deriva la libertà di aiutare gli altri, a fini umanitari, indipendentemente dalla regolarità della loro permanenza nel territorio nazionale", si legge nella sentenza.

Per consentire al legislatore di porre rimedio all’incostituzionalità accertata, la Corte ha rinviato al primo dicembre 2018 la data di abrogazione delle disposizioni contestate.

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