Francia, il mistero di un convento "infiltrato" dal coronavirus

Il convento di Crest è stato finora letteralmente tagliato fuori dal mondo, anche se lì continuerebbero a recarsi degli estranei

Francia, il mistero di un convento "infiltrato" dal coronavirus

In Francia è attualmente un vero e proprio mistero il modo in cui il coronavirus si sarebbe infiltrato in un seicentesco convento di cappuccini, situato nel sudest del Paese, che era stato finora in rigoroso isolamento anti-contagio. L’edificio religioso in questione si trova a Crest, nella valle della Drome, nella regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi ed è celebre poiché, negli anni ’30, ospitò quello che sarebbe poi divenuto l’Abbé Pierre, icona transalpina della solidarietà verso gli ultimi e i rifugiati. Tra le mura dell’eremo, ben 5 degli 11 anziani frati lì residenti sono recentemente deceduti per colpa del Covid.

Nel convento, fa sapere Agi, sono infatti caduti per mano del morbo, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, i cappuccini Emmanuel, Pierre, Armand, Marcel e un altro Pierre.

Per la precisione, il novantaquattrenne padre Emmanuel, la prima vittima, è deceduto, ricostruisce l’agenzia romana, lo scorso 25 marzo.

Ad alimentare il mistero e la preoccupazione delle autorità francesi intorno alle repentine morti dei frati di Crest è il fatto che queste si sono consumante nonostante il convento sia letteralmente “tagliato fuori dal mondo”. L’edificio, spiega il medesimo organo di informazione, “fin dall'inizio dell'emergenza aveva smesso di ricevere visitatori, attenendosi rigorosamente alle indicazioni dei sanitari come il distanziamento e la disinfezione delle superfici con 'eau de javel', l'ipoclorito di sodio”.

Nel frattempo, rimarca sempre Agi, si stanno ricostruendo tuti i possibili contatti avuti in queste settimane dai religiosi con il mondo esterno. Da tale attività investigativa, fa sapere l’agenzia, è quindi emerso che, prima dell’entrata in vigore delle restrizioni governative anti-contagio, una cuoca e una donna delle pulizie si recavano quotidianamente al convento per assistere gli anziani cappuccini.

Una volta scattato in Francia l’obbligo di confinamento precauzionale, le visite di estranei al convento sono state sì stravolte, ma non sono cessate.

Presso il complesso seicentesco, denuncia l’organo di informazione romano, continuano appunto a recarsi quattro infermieri, che, due volte al giorno, provvedono a visitare lì i frati.

Il mistero su come il coronavirus si sia introdotto tra le mura del convento di Crest, di conseguenza, resta ancora insoluto.

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