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Francia, protesta-choc contro Macron: studente si dà fuoco

Il responsabile del gesto estremo aveva in precedenza accusato Macron, la classe politica francese e l’Unione europea di averlo “ucciso”

Francia, protesta-choc contro Macron: studente si dà fuoco

Uno studente universitario francese è attualmente ricoverato a Lione in condizioni critiche dopo che, per protestare contro il presidente Macron, ha deciso di darsi fuoco.

The Independent riferisce infatti che un ragazzo ventiduenne, coperto ancora da anonimato, ha provato ultimamente a immolarsi davanti alla mensa della sua università, la Lumière-Lyon-II. I vigili del fuoco e le forze dell’ordine locali, giunti sul posto su segnalazione della fidanzata dello studente, hanno accertato ustioni sul 90% del corpo di quest’ultimo.

Secondo il giornale inglese, il responsabile del gesto estremo aveva, nei giorni precedenti, manifestato l’intenzione di compiere un atto dimostrativo contro l’inquilino dell’Eliseo e la classe politica francese. Egli avrebbe infatti postato sui social dei messaggi incendiari, in cui denunciava la sua difficile situazione economica, ossia quella di uno studente costretto a vivere con 450 euro al mese, cifra inferiore al salario minimo nazionale, fissato a 1,521.22 euro mensili.

Nei suoi post, il ventiduenne attribuiva quindi la sua condizione finanziaria precaria proprio a Macron, nonché ai suoi due predecessori Hollande e Sarkozy e all’Unione europea. I messaggi in questione, citati sempre da The Independent, recitavano appunto: “Io accuso Macron, Hollande, Sarkozy, e l’Ue di avermi ucciso creando un futuro pieno di incertezze per chiunque, e accuso anche la Le Pen e i giornalisti di creare paure gigantesche”. Il testamento online dello studente terminava proprio con la messa in evidenza della sua intenzione di compiere un gesto dal “forte valore politico” davanti alla mensa del suo ateneo. Egli quindi lanciava questa esortazione ai suoi coetanei: “Combattiamo contro l’ascesa del fascismo, che punta a creare divisioni tra di noi, e contro il liberalismo, che genera disuguaglianze”.

All’indomani del tentativo di immolazione da parte del ventiduenne, il rettore della Lumière-Lyon-II, Nathalie Dompnier, ha assicurato ai cronisti del giornale inglese di non essere stata mai messa prima al corrente della difficile situazione economica del ragazzo.

La protesta estrema andata in scena contro Macron e la classe politica francese ha subito indotto alla mobilitazione il sindacato studentesco Solidaires Etudiant-e-s Lyon, a cui era iscritto il giovane che ha tentato di darsi fuoco. I vertici dell’organizzazione hanno infatti annunciato cortei in tutto il Paese, come gesto di solidarietà verso il responsabile dell’azione dimostrativa, e hanno contestualmente definito quest’ultima “un’iniziativa dal contenuto palesemente politico, un atto disperato per dire basta a un sistema fascista e razzista che annulla le persone”.

Gli stessi rappresentanti del sindacato, riporta The Independent, hanno in seguito dichiarato che Frederique Vidal, ministro dell’Istruzione superiore nel governo Macron, ha acconsentito a incontrarli per tentare di risolvere insieme i problemi che hanno spinto il giovane a darsi fuoco.

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