Francia, scontro con Macron: si dimette il capo dell'esercito

Lite sui tagli al budget della Difesa. Lascia il capo di stato maggiore Pierre de Villiers. Non succedeva dal 1958

Francia, scontro con Macron: si dimette il capo dell'esercito

Primo guaio per Emmanuel Macron. Il capo di stato-maggiore dell'esercito francese, il generale Pierre de Villiers, si è dimesso dopo un battibecco pubblico con il presidente sui tagli al bilancio della Difesa. "Nelle attuali circostanze non mi ritengo in grado di garantire il modello di esercito necessario per la protezione della Francia e del popolo francese, oggi e domani e per supportare le ambizioni del nostro Paese Francia", ha spiegato il generale nella dichiarazione scritta in cui annuncia le dimissioni, già accettate dal numero uno dell'Eliseo.

Non accadeva dal 1958 che un capo di stato-maggiore lasciasse il proprio incarico. L'uscita di scena di de Villiers è legata alle economie per oltre 850 milioni decise per quest'anno dall'Eliseo a carico del bilancio della Difesa. Un taglio imponente che, però, rientra in una più ampia operazione di spending review dal valore di 60 miliardi di euro promessa dal presidente che colpirà la spesa pubblica nei prossimi cinque anni. "Umiliare davanti alle sue truppe un uomo come il generale de Villiers non è degno di un vero capo dell'esercito", ha commentato il presidente del Front National, Marine Le Pen, sottolineando che "tagliare il bilancio della difesa, in disprezzo dei pericoli del mondo, non è degno di un capo di stato lucido e responsabile".

Il generale De Villiers aveva espresso le proprie critiche pubblicamente nei giorni scorsi provocando, in questo modo, la reazione di Macron. Che lo scorso venerdì ha detto che "non è dignitoso lavare i panni sporchi in pubblico".

Il presidente francese si è impegnato durante la campagna elettorale a rispettare il vincolo europeo sul rapporto tra deficit e pil al 3%, ma questo implica tagli alla spesa pubblica per 4,5 miliardi entro quest'anno.

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