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Gaza, nuovi scontri al confine con Israele. Nove palestinesi uccisi, anche un bimbo

Ieri migliaia di palestinesi hanno asseragliato il confine per la seconda giornata della "Marcia del ritorno". Morto anche il fotoreporter Yasir Murtaja

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Continua a salire il bilancio dei palestinesi morti a Gaza. Negli scontri ripresi da ieri sono nove i dimostranti che hanno perso la vita. Tra loro anche Yasir Murtaja, il fotoreporter rimasto ferito nella notte tra venerdì e sabato. Il 30enne lavorava per l'agenzia Ain Media ed è stato colpito dagli israeliano mentre stava scattando alcune foto.

I manifestanti palestinesi hanno tentato di infiltrarsi in Israele sotto la copertura del fumo formatosi dopo l'incendio di diversi pneumatici. Ieri migliaia di palestinesi hanno asseragliato il confine per la seconda giornata della "Marcia del ritorno". Durante il primo giorno di scontro, il 30 marzo, i soldati israeliani avevano ucciso 19 palestinesi.

Come riporta l'Ansa, il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato "le uccisioni e la repressione svolte dalle forze di occupazione israeliane" e ha parlato poi di brutale uccisione di persone impegnate in una "marcia pacifica". Israele intanto scarica le colpe su Hamas, l'organizzazione palestinese considerata gruppo terroristico dall'Unione europea: "Hamas ha trascinato la Striscia verso una giornata di violenti disordini", ha affermato il portavoce militare israeliano, Ronen Manelis, tentando di giustificare in questo modo la risposta dello Stato ebraico.

La marcia del ritorno

La marcia del ritorno è una protesta lanciata da Hamas nel 70esimo anniversario dai territori concessi nel 1948 al nascente stato di Israele. Per l'occasione - la prima giornata di manifestazione è stata il 30 marzo scorso - i palestinesi volevano mostrarsi uniti e pacifici, ma quasi 20 di loro sono rimasti uccisi sotto il fuoco israeliano.

La marcia è stata indetta per ricordare la nakba, chiamata così fra i palestinesi, che letteralmente significa "catastrofe". Il termine si riferisce all'esodo della popolazione araba palestinese avvenuta durante la guerra civile del 47-48.

Le manifestazioni dovrebbero andare avanti fino al 14 maggio, ovvero il giorno della fondazione di Israele.

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