Gb, la parola Pasqua bandita da nove confezioni di uova su dieci

Pure la Pasqua nel mirino del politicamente corretto. L'ultimo attacco dalla Gran Bretagna

Gb, la parola Pasqua bandita da nove confezioni di uova su dieci

Anche la Pasqua subisce la censura del politicamente corretto. Oltre 70 milioni di uova pasquali distribuite in tutto il Regno Unito quest’anno non avranno la scritta “Pasqua” sulla loro confezione.

È quanto rivela il tabloid The Sun, svelando che nove uova su dieci presenti nei supermercati inglesi, recheranno la scritta neutra “uova di cioccolato” o semplicemente “uova” invece di avere qualsiasi riferimento religioso alla Pasqua.

Alle proteste di alcuni clienti, il colosso inglese della grande distribuzione Sainsbury ha risposto pubblicamente su Twitter (poi cancellando il tweet) giustificandosi così: "Descrivendo le uova ‘di cioccolato’, si fa una descrizione più accurata del prodotto e dei suoi ingredienti".

La polemica non è nuova nel Regno Unito. Lo scorso anno, le autorità di Sua Maestà avevano deciso di cancellare la Pasqua dalla tradizionale caccia alle uova, cambiano il nome da “Caccia alle uova di Pasqua” in “Caccia alle uova della Gran Bretagna”, cancellando il termine religioso per la prima volta in decenni. L’obiettivo degli organizzatori era quello di “essere inclusivi e di coinvolgere anche bambini non cristiani”.

La polemica pasquale ricorda ormai la tagliola del politicamente corretto che ha deciso di cancellare il Natale dalla cultura occidentale. Quest’anno abbiamo assistito a divieti di proiettare film natalizi in Francia, in Italia in un canto natalizio “Gesù” è diventato “Perù” per essere più inclusivi, a Madrid i tre re magi sono stati sostituiti con tre drag queen, in Belgio i mercatini di Natale sono diventati i “mercatini d’inverno” e negli Stati Uniti e Inghilterra il tradizionale “Buon Natale” è stato soppiantato dallo scialbo “Buone feste”.

Cancellare il Cristianesimo attaccando le radici giudaico cristiane dell’Europa e del mondo occidentale è l’obiettivo finale.

Da quando Valery Giscard d'Estaing rifiutò in malo modo ("La lettera se la può tenere in tasca") la missiva con cui Papa Wojtyla chiedeva l’inserimento del riferimento alle radici giudaico-cristiane in quella che sarebbe dovuta essere la carta costituzionale dell’Unione europea, la strategia è diventata palese.

Ora sta a noi riscoprire la nostra identità e le nostre radici incominciando col fare un augurio ai produttori di uova di cioccolato inglesi: Buona Pasqua!

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