DA STOCCARDA – Non è successo nella Russia di Putin o nella Corea comunista. Siamo nella Germania della Merkel, nel cuore di un’Europa che si vorrebbe patria di tutte le libertà del mondo e dei diritti umani. Nell’indifferenza più totale dei media europei e della politica, oggi la Germania ha approvato una legge che consente ai suoi servizi segreti di spiare liberamente i giornalisti stranieri. Sì, avete capito bene: è il via libera a una violazione grande come una casa della privacy e diritti più elementari. A nulla sono servite le proteste delle associazioni di giornalisti, delle organizzazioni internazionali e della società civile. Viene messa così nero su bianco una riforma in palese violazione della libertà di stampa e di espressione. Un precedente pericolosissimo, oltre che un atto discriminatorio e uno schiaffo alla solidarietà europea.
La BND, l’agenzia di intelligence “esterna” della Repubblica federale tedesca, avrà dall’inizio del prossimo anno la possibilità di spiare liberamente i giornalisti non-europei, se ritenuto nell’interesse della politica tedesca. Un concetto quantomai arbitrario, quest’ultimo, come è facile intuire. In maniera più limitata, sarà possibile anche spiare i media europei. Un contentino, verrebbe da pensare, per una legge che di decente non ha davvero nulla, anche nei confronti dei partner dell’UE. La riforma passa al Bundestag senza neppure un emendamento, in sfregio alla mobilitazione generale dei giornalisti tedeschi e di diverse associazioni. Eppure, oltre 20mila firme erano state raccolte nelle ultime settimane per opporsi alla riforma approvata oggi. «Un attacco alla costituzione tedesca», commenta Christian Mihr, direttore esecutivo di Reporter senza frontiere per la Germania. Che prosegue: «In futuro, ogni regime repressivo che vorrà spiare i giornalisti stranieri sulla base di leggi improprie potrà riferirsi a Germania come esempio». E, ne siamo certi, non passerà molto tempo prima che qualcuno voglia imitarla.
Mentre i nostri media sembrano tutti impegnati a evocare un clima da guerra fredda con la Russia (ma quanto reale e quanto indotto?), ci vengono soffiate sotto il naso le libertà più elementari. Nessuno sembra essersene accorto: i giornali e le TV in Europa fanno finta di nulla. Armi di distrazione di massa, viene da dire.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.