Massima allerta e intensificazione dei controlli. Anche in treno e metropolitana. Con perquisizioni di automobili e persone, prima delle manifestazioni, e il dispiegamento di unità mobili di agenti anti-rivolta. Ma nessun museo resterà chiuso. È la quinta giornata di mobilitazione dei gilet gialli quella di oggi e il capo della polizia di Parigi, Michel Delpeuch, ha spiegato che il dispositivo di sicurezza sarà molto simile a quello della scorsa settimana ma che, questa volta, il Louvre, la Tour Eiffel, l'Opéra Garnier, la Gare d'Orsay e i grandi magazzini saranno aperti.
Cortei confermati nonostante l'attentato
A pochi giorni dall'attentato a Strasburgo i cortei sono stati comunque confermati dai portavoce del movimento, nonostante nei giorni scorsi alcuni esponenti del governo avevano chiesto di annullare le proteste in segno di responsabilità nazionale e solidarietà con le vittime. Secondo alcuni osservatori, però, oggi, la partecipazione alle proteste potrebbe essere inferiore a quella delle settimane precedenti per le conseguenze dell'attacco terroristico e delle misure annunciate lunedì Emmanuel Macron per assecondare le richieste dei manifestanti. Il presidente francese, che ha annunciato sgravi fiscali per straordinari e pensioni e l'aumento del salario minimo, in queste ore ha rivolto un nuovo appello alla piazza, esortando il Paese a tornare "alla normalità".
Parigi blindata e le misure di sicurezza
Intanto, in queste ore, la polizia francese ha blindato il centro di Parigi, con furgoni della Gendarmerie,14 veicoli blindati su ruote nella zona dell'Arco di Trionfo e di place de l'Etoile e un cannone ad acqua sugli Champs Élysées. Protetti anche gli ingressi dell'Eliseo, dei palazzi del governo, del Parlamento e dei ministeri. Rispetto all'8 dicembre, dove il personale di polizia contava 89mila persone, oggi gli agenti impiegati nel Paese sono 69mila. Identico, invece, lo schema di ordine pubblico. Nel resto del Paese, dove sono state annunciate altre proteste, il ministero ha inviato rinforzi nelle città di Tolosa e Bordeaux dove, sabato scorso, si erano registrati scontri violenti. L'A6 è stata chiusa dalla prefettura di Alvernia-Rodano-Alpi in via precauzionale.
In ginocchio, con le mani sulla testa
I primi manifestanti, intanto, hanno raggiunto la via degli Champs-Elysées che, alle nove, si presentava quasi deserta. E secondo quanto riportato da Le Figaro, nelle strade parigine, infatti, oggi ci sarebbero più forze di polizia che manifestanti. "Ci aspettiamo una mobilitazione minore ma con individui un po' più determinati", ha dichiarato in queste ore il segretario di Stato per l'Interno, Laurent Nuñez. In queste ore, nella piazza davanti a l'Opéra Garnier, i portavoce del movimento, hanno mostrato la loro solidarietà nei confronti dei liceali fermati nei giorni scorsi a Mantes-la-Jolie dalla polizia sfilando in ginocchio con le mani sulla testa. E in questi minuti si registra qualche scontro, di lieve entità, nell'area degli Champs-Elysées.
Scontri nel centro ma pochi i fermati
La polizia, intanto, nella capitale, ha usato i lacrimogeni contro un centinaio di manifestanti sull'Avenue du President Wilson. Intanto, la prefettura di Parigi ha stimato che nella capitale stiano protestando circa un migliaio di Gilet gialli. E che le persone fermate, finora, sono 72. Tra il corteo sono state individuate anche alcune manifestanti, che protestano a seno nudo, ricordando il simbolo della patria francese, la Marianne.
Un altro incidente stradale
Secondo quanto riportato dalla radio France Bleu Picardie, il numero delle vittime registrate dall'inizio degli scontri sarebbe salito a sette. Una donna, infatti, avrebbe perso la vita in un incidente stradale sulla nazionale 2, a nord-est di Parigi.
La donna si trovava in auto con il compagno quando la coppia è rimasta coinvolta in un blocco stradale dei manifestanti. Il motociclista avrebbe fatto inversione di marcia ma, sull'altra corsia, una vettura li ha travolti La 44enne è morta sul colpo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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