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Alfie, l'Alta Corte Gb: "Va staccata la spina"

Il giudice ha confermato che ad Alfie Evans verranno staccati i macchinari di supporto vitale. Cadono nel vuoto gli appelli degli ultimi giorni

Alfie, l'Alta Corte Gb: "Va staccata la spina"

Il giudice Paul Hayden ha deciso sul caso di Alfie Evans, il bambino di ventuno mesi afflitto da una patologia neuorologica degenerativa. Una malattia che non sarebbe stata neppure diagnosticata con precisione.

La precedente sentenza, quindi, è stata confermata: ad Alfie verrà staccata la macchina che lo tiene in vita, ma non è stata stabilita né la data né l'ora di questo provvedimento. L'impressione, come si legge su Avvenire, è che si voglia proteggere l'ospedale, i medici e gli infermieri da eventuali manifestazioni di protesta, magari anche veementi, che potrebbero essere organizzate in contemporanea dai molti sostenitori pro life che hanno accompagnato la battaglia umana e legale di Thomas e Katie, che del bambino sono i genitori.

Il giudice, sempre secondo quanto si legge su Avvenire, avrebbe dichiarato che la vita di Alfie è "inutile" e "futile" a causa dello stato vegetativo. Anche Papa Francesco, attraverso un recente tweet, era intervenuto sul caso augurandosi che potesse "essere fatto tutto il necessario per continuare ad accompagnare con compassione il piccolo Alfie Evans" e che "la profonda sofferenza dei suoi genitori" potesse essere "ascoltata". L'appello del pontefice, però, sembra essere caduto nel vuoto. Così come quelli di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che si erano pubblicamente schierati dalla parte della famiglia.

Il papà del bambino, inoltre, aveva lanciato un accorato appello alle istituzioni italiane proprio attravero le pagine de IlGiornale.it: "Prego con Kate, la mamma di Alfie, affinché dall'Italia possa giungere ancora più aiuto di quanto già arrivato fino ad ora. Il vostro è un paese magnifico e speriamo che qualcuno realizzi che Alfie non è un bambino senza speranza. Ha dei problemi che possono essere gestiti", ci avevo detto Thomas solo qualche giorno fa. Il desiderio dei genitori, sulla base delle disponibilità ricevute, era quello di trasferire il piccolo presso l'ospedale Bambin Gesù di Roma. Un viaggio che, a meno di miracoli, non si compirà.

Dopo Charile Gard e Isaiah, insomma, un altro bambino è destinato a morire sulla base di quanto disposto da una sentenza.

La spina potrebbe essere staccata già nel corso della giornata di domani.

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