La guerra delle spie: sul campo restano gli 007 "illegali"

Solo in Italia l’intelligence ha smascherato trenta diplomatici sotto copertura e li ha rispediti al mittente

La guerra delle spie: sul campo restano gli 007 "illegali"

Oltre alla lotta armata in Ucraina, un’altra guerra, silenziosa, si sta combattendo tra la Russia e i Paesi dell’Unione europea. È la battaglia delle spie infiltrate nella diplomazia ufficial. L’ultima notizia resa pubblica riguarda la Francia che ha deciso di espellere dalla nazione sei 007 russi, scoperti dai servizi segreti transalpini. In totale sono più di quattrocento i diplomatici di Mosca mandati via dai Paesi europei; solo in Italia l’intelligence ha smascherato trenta spie sotto copertura e le ha rispedite al mittente. L’operazione di scrematura è partita già da alcune settimane per evitare che queste persone, agli ordini del presidente della Russia Vladimir Putin, continuassero a raccogliere informazioni utili al Cremlino e a promuovere campagne di disinformazione.

A Mosca si sta facendo la stessa cosa con i diplomatici europei, ma l’impatto maggiore lo stanno subendo proprio i russi, poiché i funzionari espulsi sono davvero tanti. Nonostante l’azione intrapresa dai Paesi dell’Ue, però, Putin può sempre contare sulle spie illegali, quelle che non hanno alcuna copertura e si infiltrano in maniera clandestina nelle varie nazioni d’Europa, insomma i professionisti che questo lavoro lo sanno fare molto meglio di chi si improvvisa 007 per necessità. Di solito questi conflitti rimangono in gran segreto, invece, negli ultimi tempi, si sta parlando tantissimo delle espulsioni dei diplomatici. Anche la Cia, come riporta il Corriere della Sera, non sta facendo mistero delle operazioni di epurazione, denunciando anche il fenomeno delle spie russe.

Anche la Russia ha parlato di 007 occidentali infiltrati a Mosca pronti a compiere azioni violente nei confronti del popolo russo. Putin si sente sempre più accerchiato dato che ha destituito diversi generali del suo esercito ritenuti traditori. Il presidente ha fatto arrestare il capo dello spionaggio estero e avrebbe espulso più di cento agenti segreti.

Le notizie messe in giro sulla salute di Putin, sul massiccio dissenso nella sua nazione hanno indispettito lo zar che è passato al contrattacco per evitare di essere stritolato al suo interno con il tradizionale metodo del cavallo di Troia.

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