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I gruppi per soli uomini in risposta al #MeToo

Negli Stati Uniti si stanno diffondendo gruppi per soli uomini come reazione al Me Too.

I gruppi per soli uomini in risposta al #MeToo

Piccoli gruppi per soli uomini nati in risposta al movimento Me Too. È questo il nuovo trend degli Stati Uniti a cui stanno aderendo sempre più imprenditori e leader di aziende americane. Si tratta di una sorta di confraternite maschili spontanee, sorte però con l’obiettivo di educare l’uomo a comprendere le proprie emozioni e a indirizzarle in maniera sana nella vita di tutti i giorni. “Non vogliamo una generazione di uomini come Weinstein e Trump. È triste”, ha commentato a Cnbc uno dei partecipanti.

La convinzione alla base di questi gruppi maschili è che l’uomo sia stato storicamente educato a reprimere le proprie emozioni più intime e profonde. Da questo radicato senso di inibizione con cui il maschio impara a convivere fin dall’infanzia, si svilupperebbero poi sentimenti violenti repressi, a loro volta causa di attitudini autodistruttive e comportamenti aggressivi nei confronti delle donne.

“Gli uomini non si lasciano prendere dai sentimentalismi quando interagiscono tra di loro”, ha detto Dan Doty, fondatore di Evrymen, un’organizzazione per soli uomini nata nel 2017 con lo scopo di stimolare la crescita interiore dell’uomo. Questi gruppi maschili offrono ai loro ‘adepti’ una serie di attività: dalle discussioni su argomenti intimi e apparentemente scomodi, a ritiri e spedizioni, con l’intento di migliorare il rapporto con se stessi e il proprio modo di stare al mondo.

“Credo che ci siano molti uomini là fuori che si stiano chiedendo: ‘sulla scia del Me Too come diavolo mi devo comportare?’”, ha detto Andrew Horn, fondatore di Junto, altra organizzazione maschile. La sfida è quella di imparare a riconoscere le proprie emozioni e condividerle ad alta voce. Ma soprattutto superare la paura di sentirsi vulnerabili davanti agli altri. Molti degli incontri finiscono in una valle di lacrime, hanno ammesso alcuni dei partecipanti.

Per Lucas Krump, uno degli organizzatori di Evrymen, “è come fare crossfit all’interno di se stessi”.

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