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Lava i denti col topicida: e la 57enne muore avvelenata

In passato si erano già verificate in India morti analoghe, ossia sempre per colpa di un tubo di veleno per topi scambiato per un dentifricio

Lava i denti col topicida: e la 57enne muore avvelenata

Una donna indiana è deceduta in questi giorni poiché si è lavata i denti con il veleno per topi.

A riportare tale notizia è The Independent, secondo cui la vittima sarebbe una cinquantasettenne di nome Leela Karkera, mentre il luogo dell’incidente fatale sarebbe Malpe, un sobborgo della città di Udupi, lungo la costa dello Stato sudoccidentale di Karnataka.

A detta del giornale online inglese, la Karkera avrebbe scambiato un tubo di veleno per roditori, di marca Ratol, per il proprio dentifricio. In base alla ricostruzione fatta dal quotidiano, la donna non sarebbe stata allora per niente in grado di notare differenze tra l’involucro contenente l’agente tossico e quello destinato all’igiene orale.

Il topicida in questione sarebbe un prodotto di largo consumo nel Paese e sarebbe presente in molte abitazioni, grazie soprattutto al suo basso prezzo. Contro il Ratol, sostiene sempre l’organo di informazione inglese, non vi sarebbe alcun antidoto.

Dopo avere iniziato a pulirsi i denti con il veleno, la Karkera si è subito sentita male ed è stata di conseguenza trasportata al più vicino ospedale, dove è deceduta. La polizia locale, riferisce The Times of India, ha immediatamente aperto un fascicolo per “morte innaturale”, avviando contestualmente delle indagini dirette a fare luce sulla dinamica dei fatti.

La fatalità avvenuta in India in questi giorni non è la prima morte dovuta al Ratol, in quanto, nel subcontinente, casi analoghi hanno iniziato a verificarsi a partire dal 2012. In quell’anno, ricorda The Independent, due ragazzi sono infatti deceduti nelle medesime circostanze che hanno portato alla scomparsa della Karkera, ossia lavandosi per sbaglio i denti con il topicida.

Già nel 2015, inoltre, la rivista scientifica Indian Journal of Critical Care Medicine, spiega sempre il quotidiano britannico, aveva lanciato un appello affinché il Ratol non fosse più acquistabile dalle famiglie del Paese.

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