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Organizza lotta tra galli, ma il suo fugge e lo pugnala

Le sfide tra galli sono vietate in India, ma continuano comunque a venire organizzate e ad attirare tanti spettatori, soprattutto nelle festività indù

Organizza lotta tra galli, ma il suo fugge e lo pugnala

In India è avvenuta una tragedia durante un combattimento clandestino tra galli, con un uomo morto accoltellato da uno dei due pennuti che stavano per scendere nell’arena. L’episodio di cronaca è avvenuto all’inizio della scorsa settimana nel villaggio di Lothunur, nello Stato meridionale di Telangana. La vittima era il proprietario del gallo coinvolto nella vicenda ed era anche uno degli organizzatori del combattimento in questione. I combattimenti tra galli sono vietati nel Paese ma ancora comuni nelle zone rurali degli stati indiani di Telangana, Andhra Pradesh, Karnataka e Odisha, particolarmente intorno ai giorni di festa in onore delle divinità induiste. I galli, appositamente allevati per la lotta, scendono nell’arena con coltelli o lame di 7,5 centimetri legati alle loro zampe, per rendere più violento lo scontro e più efficaci le loro zampate, e gli spettatori scommettono su quale pennuto vincerà. Migliaia di volatili muoiono ogni anno in queste lotte che, nonostante gli sforzi dei gruppi per i diritti degli animali, continuano ad attirare grandi folle.

L’uomo morto nel villaggio di Lothunur era uno dei 16 organizzatori del combattimento clandestino tra galli andato in scena la settimana scorsa. Egli aveva legato attorno alla zampa dell'animale una lama di circa 7 centimetri, ma quest’ultimo ha cercato all’improvviso di fuggire e, mentre veniva rincorso dal padrone, ha finito per accoltellare quell’uomo all'altezza dell'inguine. Il fendente si è rivelato fatale e il malcapitato è deceduto dissanguato prima di potere raggiungere l’ospedale.

Dopo l’intervento delle forze dell’ordine indiane, il gallo incriminato è stato brevemente trattenuto alla stazione di polizia locale, prima di essere inviato a un allevamento di pollame. Il volatile potrebbe anche comparire in tribunale, nel processo relativo a tale tragedia, ma non come testimone, bensì nella fase dell’esibizione delle prove. Gli agenti sono attualmente sulle tracce delle altre 15 persone che, oltre alla vittima, stavano organizzando il combattimento clandestino tra galli.

I promotori dell’evento potrebbero rischiare le accuse di omicidio colposo, scommesse illecite e di preparazione di combattimento illegale.

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