Continua l'offensiva per riprendere il controllo di Mosul, città catturato dal sedicente Stato islamico nel 2014 e da alloraspesso descritta come la capitale de facto dell'Isis in Iraq.
Dopo avere conquistato i sobborghi cittadini nei giorni scorsi, i commando iracheni sono tornati ad avanzare e tra aspri combattenti hanno ripreso sei distretti che erano nelle mani dell'Isis.
I distretti di Aden, Samah, Karkukli, al-Khadraa, al-Ikhaa e al-Quds sono ora nelle mani dei commando dell'anti-terrorismo e dell'esercito, spieganofonti locali, con la bandiera irachena che sventola su molti degli edifici principali di Mosul.
Dal 17 ottobre una coalizione composita è entrata in azione contro i jihadisti. Accanto agli uomini dell'esercito e della polizia, che secondo molte fonti combattono molto meglio di due anni fa, quando abbandonarono Mosul in una ritirata ingloriosa, ci sono i peshmerga della regione autonoma del Kurdistan iracheno. Milizie sciite e sunnite addestrati dalla Turchia completano il quadro.
La battaglia per Mosul potrebbe essere tanto più importante se fosse confermata la voce secondo cui in città si
troverebbe anche Abu Bakr al-Baghdadi, numero uno del sedicente Stato islamico e auto-proclamato Califfo. Proprio lui, dopo mesi di silenzio, è tornato a parlare, chiedendo ai jihadisti di difendere le loro posizioni fino alla morte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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