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Isis, Obama vuole riconquistare Ramadi

Meglio tardi che mai. Obama si rende finalmente conto che la riconquista di Ramadi è fondamentale

Isis, Obama vuole riconquistare Ramadi

Obama dopo la riunione al Pentagono ha parlato di una lotta all’Isis che “durerà ancora per molti anni”. Saranno fatti passi in avanti, ma anche molti indietro, ha ripetuto il presidente americano. Intanto però una vera e propria strategia di lotta allo Stato Islamico non sembra intravedersi. Fino ad oggi la guerra al Califfato è “alla giornata”: lo dimostra l’improvvisa decisione del Pentagono di avviare nelle prossime settimane una campagna militare per riconquistare la città di Ramadi, che Martin Dempsey, capo di stato maggiore interforze Usa, aveva definito "una città che non è in alcun modo simbolica”. Incredibile ma vero. Le alte cariche militari americane per mesi hanno cercato di minimizzare l’avanza dell’Isis in Iraq e Siria, arrivando a commentare la perdita di una città evidentemente strategiche come Ramadi, che dista solo 120 km dalla capitale Baghdad, un “piccolo passi indietro dopo una lunga serie di vittorie”. Verrebbe intanto da dire meglio tardi che mai.

A combattere contro i terroristi ci sarà una coalizione formata dai servizi antiterrorismo iracheni e sarà eseguito da una forza d'urto di circa 6.000 soldati e agenti della polizia federale iracheni. I Jihadisti invece saranno circa 2000, trincerati in città con difese che comprendono tra l'altro interi edifici fatti evacuare e imbottiti di esplosivo da far esplodere in maniera tattica nel corso della battaglia. Se l'offensiva avrà successo, 5.000 membri delle tribù e agenti della polizia provinciale entreranno poi in azione, con il compito di mantenere le posizioni conquistate. Per evitare tensioni interconfessionali, le milizie sciite, dimostratesi fino ad oggi indispensabili, non saranno coinvolte nell'operazione, ma verranno invece incaricate di presidiare le vie di comunicazione verso Sud e Ovest, per bloccare un'eventuale ritirata dei jihadisti

Ma in l’improvviso passo in avanti per la riconquista di Ramadi, sta li a nascondere l’incapacità della coalizione internazionale di fermare l’avanzata dei terroristi: Mosul, capitale dello Stato Islamico in Iraq, è li a dimostrarlo.

Da più di un anno si parla di un piano di riconquista della città, ma fino ad ora nessuna delle strategie messe in campo ha dato i frutti sperati.

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