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Israele, un antico libro religioso aveva predetto il caos di oggi

In un testo risalente a diversi anni fa, il rabbino Kaduri avrebbe fatto riferimento alla contesa per il potere tra l'attuale primo ministro, Benjamin Netanyahu e il leader di Blu e Bianco, Benny Gantz

Israele, un antico libro religioso aveva predetto il caos di oggi

Il caos politico che sta colpendo Israele messo nero su bianco in un libro dal titolo "E lui giurò a Isacco", scritto molti anni fa, da uno dei rabbini più famosi del secolo scorso, il sefardita Yitzhak Kaduri. Che in quel testo avrebbe predetto, esattamente, ciò che sta accadendo oggi nella scena politica israeliana e, in particolare, la contesa per il potere tra il primo ministro, Benjamin Netanyahu e il leader di Blu e Bianco, Benny Gantz. A riferire della "coincidenza" il Jerusalem Post e diverse altre fonti di stampa locale.

La predizione: "Un'elezione senza governo"

Secondo quando si legge sul quotidiano, Kaduri avrebbe infatti preannunciato, già molti anni fa, che il Messiah sarebbe arrivato "quando ci sarà un'elezione ma non ci sarà un governo". Il libro, scritto dal celebre rabbino morto nel 2006 a 104 anni, è stato ritrovato in una scuola cabalista di Nahalat Yitzak, fondata proprio dal figlio di Kaduri, dice che "alla vigilia dell'anno 5780" (l'anno ebraico che sta per cominciare) in Israele, per lungo tempo, non ci sarà un governo e ci saranno litigi senza che venga presa una decisione da entrambe le parti". Si ritiene che il testo sia stato scritto dal rabbino in giovane età e poi nascosto, proprio da lui. Il libro contiene anche riferimenti a brani dell'antico libro "The Covenant of the Persimmon", di un altro rabbino, Hai Shoshani, definito il profeta dell'Egitto, in cui si legge che "ci sarà un momento in cui ci saranno due ministri nella terra di Israele. Entrambi i loro nomi saranno Benjamin e nessuno dei due riscirà a stabilire un nuovo governo".

Misticismo e politica

Moshe N., l'attuale capo della scuola di Nahalat Yitzhak, ha fatto sapere che i manoscritti di Kaduri sono conservati gelosamente in una cassaforte e tramandati di generazione in generazione. L'uomo ha specificato anche che non dovrebbero essere divulgati. Ma non è la prima volta che durante un'elezione politica si fa il nome di Kaduri. Il New York Times, infatti, ha ricordato come negli anni '90 il rabbino Kaduri si unì al fondatore del Shas Party, Ovadiah Yosef, durante la campagna elettorale. Per attirare voti, Shas aveva distribuito alcuni amuleti con un'immagine del religioso, che prometteva "salute, protezione e successo". Il commissario elettorale dell'epoca aveva protestato, sostenendo che quegli oggetti fossero doni ilegali e avevano imposto a Shas di interrompere la loro distribuzione.

Secondo l'agenzia telegrafica ebraica, in un incontro tra Netanyau e Kaduri, nel 1997, il premier israeliano gli avrebbe sussurrato che la gente di sinistra "ha dimenticato cosa significa essere ebrei".

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