Cisgiordania, bomba al posto di blocco. Attacchi sulla Striscia di Gaza

Una donna e la figlia morte nei raid dell'aviazione. A Malee Adumim una palestinese fa esplodere un ordigno

Cisgiordania, bomba al posto di blocco. Attacchi sulla Striscia di Gaza
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Ci ha pensato l'Iron Dome, il sistema anti-missilistico israeliano, a fermare un razzo partito questa notte dalla Striscia di Gaza. Non il primo lanciato in questi giorni e con tutta probabilità neppure l'ultimo, in una situazione che si fa ogni giorno più pesante, in cui attacchi e scontri non accennano a fermarsi.

Il lancio non ha avuto conseguenze, come non le aveva avute ieri il razzo caduto in campo aperto. Due sono invece le vittime di un attacco aereo lanciato in risposta dall'aviazione israeliana. Si tratta di una donna di trent'anni, rimasta uccisa insieme alla figlia di quattro nel crollo della loro abitazione.

La casa dove vivevano le due era già stata colpita lo scorso anno, durante l'ultima operazioni militare contro Gaza. Sarebbero state le vibrazioni a farla crollare definitivamente, in quello che le forze armate hanno descritto come un raid volto a colpire siti di stoccaggio delle armi.

Se fino a ieri tutti gli attacchi messi a segno dai palestinesi erano stati assalti all'arma bianca, questa mattina una donna ha fatto invece saltare un ordigno nascosto in auto in Cisgiordania, a un posto di blocco.

Fermata per un controllo, è scesa e ha innescato la bomba, ferendo leggermente un militare e rimanendo ferita gravemente anche lei.

In undici giorni di violenze sono già 32 le vittime, quattro israeliane e 24 palestinesi.

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