Un jet privato saudita, decollato dall’aeroporto di Malpensa a Milano, si è schiantato ieri sera nel sud dell’Inghilterra. Il pilota e tre passeggeri sono morti nel tentativo di un atteraggio all’aeroporto di Blackbushe nell’Hampshire, sud dell'Inghilterra. "Abbiamo visto l’aereo andare in fiamme" ha raccontato un testimone dell’incidente. Il velivolo è quindi esploso all’impatto con il suolo vicino al parcheggio di un sito di aste per auto. A bordo c’era la matrigna e la sorella di Osama bin Laden. Sul bimotore, di proprietà della famiglia bin Laden, erano in 4: il pilota giordano, la matrigna e la sorella del fondatore di al Qaeda più un’altra persona. Secondo la polizia si è trattato di un incidente e non di un azione criminale.
Secondo la società AvGen Limited, che monitora gli aerei che arrivano e decollano da Heathrow, l'aereo si sarebbe avvicinato normalmente alla pista di Blackbushe ad un’altezza di circa 400 metri, per poi effettuare una repentina impennata di 175 metri e quindi iniziare a precipitare perdendo quota ad una velocità impressionate.
La sterminata quanto ricca famiglia bin Laden, era originaria dello Yemen ma poi si trasferì in Arabia Saudita dove Mohamed, il padre di Osama, fondò un impero nel settore delle costruzioni. Il numero di serie del velivolo caduto oggi HZ-IBN ero lo stesso di un altro aereo dei bin Laden precipitato nel 1967. Il jet apparteneva alla Salem Aviation ribattezzato così quando il fratello maggiore di Osama morì su un altro aereo finito contro le linee dell’alta tensione a San Antonio in Texas nel 1988.
Lavorava in un orfanatrofio alla Mecca, in Arabia Saudita, la sorellastra di Osama Bin Laden morta nell'incidente aereo. Come scrive sulla pagina Facebook di Sana bin Laden un’amica che si identifica solo come Ajwàa, la donna non aveva contatti con il fratellastro - ucciso in un bliz degli americani in Pakistan il primo maggio del 2011 - da decenni. Sana ricorda l’amica che ha postato anche una foto di lei in aereo, "viveva in un appartamento modesto e non aveva domestici, faceva lei tutti i lavori di casa ed accudiva il marito", Zuhair Hashim, morto anche lui nell’incidente di ieri. "Non le interessavano i vestiti costosi o i gioielli - scrive ancora -.
Le interessava solo aiutare i poveri ed i bambini bisognosi, era una persona adorabile. Un’altra amica dice che Sana Bin Laden non aveva figli suoi, ma era "amatissima" dai bambini dell’orfanatrofio, che la chiamavano "Mama Soso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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