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Kiev accusa i russi: da Chernobyl rubate 133 sostanze radioattive

Nuove accuse mosse dall'Ucraina contro i soldati di Mosca: dalla centrale nucleare di Chernobyl sarebbero state sottratte 133 sostanze altamente radioattive

Kiev accusa i russi: da Chernobyl rubate 133 sostanze radioattive

Occhi ancora puntati sulla centrale nucleare di Chernobyl, una delle prime tappe dell'esercito russo subito dopo essere entrato in territorio ucraino. Su quanto accaduto entro i confini della struttura è stato detto molto, anche che alcuni soldati di Mosca avrebbero addirittura maneggiato a mani nude del materiale altamente radioattivo.

Arriva oggi la notizia, riportata dalla Bbc, ossia dai media britannici, che le forze russe entrate a Chernobyl avrebbero rubato delle sostanze radioattive dai laboratori di ricerca. Bbc cita come fonte un comunicato della stessa Agenzia statale ucraina per la gestione della zona di esclusione, che ha rilasciato una dichiarazione sulla propria pagina Facebook. L'Agenzia afferma inoltre che le sostanze indebitamente sottratte potrebbero potenzialmente uccidere gli stessi soldati entrati in loro possesso.

Nello specifico, viene riferito che ad aver rubato sopracitate sostanze sarebbe stato un gruppo di soldati russi entrati in un’area di stoccaggio della base di ricerca Ecocentre. Proprio qui avrebbero trovato e portato via 133 sostanze altamente radioattive. "Anche una piccola parte di queste sostanze è mortale se gestita in modo non professionale. L'ubicazione delle sostanze rubate è attualmente sconosciuta", spiega l’Agenzia, come riportato da Bbc.

Resta da comprere, nel caso la notizia venisse confermata, per quale ragione le truppe russe avrebbero deciso di portare via queste 133 sostanze altamente radioattive. Bbc, per sua stessa ammissione, non può confermare i fatti in prima persona, ma solo riportare quanto riferito dall'Agenzia statale ucraina per la gestione della zona di esclusione.

Solo pochi giorni fa, sempre parlando dell'intervento dei russi alla centrale nucleare di Chernobyl, il ministro dell'Energia ucraino German Galushchenko ha dichiarato che i militari russi si sono esposti a una quantità "scioccante" di radiazioni nucleari, prevedendo pochi anni di vita per alcuni di loro. "Hanno scavato terreno nudo contaminato da radiazioni, raccolto sabbia radioattiva in sacchi per la fortificazione, respirato questa polvere", ha attaccato su Facebook Gulashchenko.

A rafforzare le dichiarazioni del ministro è stata la società statale ucraina per l'energia nucleare Energoatom, la quale ha riferito che nell'area della Foresta Rossa, dove i russi, secondo la versione ucraina, avrebbero effettuato gli scavi, "sono stati registrati livelli anormalmente elevati di radiazioni".

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