Per tre anni l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non potrà entrare in Ucraina. Lo ha deciso oggi il governo di Kiev, in una nuova serie di sanzioni che prende di mira anche il Cavaliere, dopo l'incontro con Putin nella Penisola di Crimea dello scorso 11 settembre.
Già alcuni giorni fa le autorità ucraine avevano condannato la visita dell'ex premier, accusandolo di "legittimare un'occupazione", dopo che la Crimea è entrata a far parte della Federazione russa, come conseguenza di un referendum ampiamente contestato a Kiev.
Il Servizio di sicurezza dell'Ucraina accusa Berlusconi di non avere concordato con Kiev la sua visita e parla anche di "motivi di sicurezza" alla base della decisione di interdirgli l'accesso sul suolo ucraino. Una misura che in passato era stata presa anche contro l'attore Gerard Depardieu, inserito nella black-list di artisti accusati di sostenere "la violazione dell'integrità territoriale e della sovranità" dello Stato.
L'elenco delle persone sotto sanzione si è allungato oggi ulteriormente, con l'aggiunta di 400 person e 90 entità che Kiev considerà responsabili di azioni criminali, per ragioni legate alle elezioni nella regione separatista del Donbass.
Nel mirino ci sono anche molti giornalisti stranieri. In 37 sono stati banditi per un anno.
Tra di essi ci sono tre dipendenti della Bbc, tra cui il corrispondente da Mosca dell'emittente, poi cittadini di Russia, da Bulgaria, Estonia, Germania, Ungheria, Israele, Kazakhstan, Lettonia, Macedonia, Moldova, Polonia, Serbia, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Gran Bretagna.Tra le testate colpite, in una mossa pesantemente criticata sia dalla Bbc che dai gruppi che si occupano di libertà di stampa, anche Russia Today, Ntv, El Pais, Die Zeit e Frankfurter Allgemeine Zeitung.
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