Guerra in Ucraina

"Putin deve essere rovesciato". L'affondo della Lituania

Il ministro degli Esteri della Lituania, Gabrielius Landsbergis, è stato chiarissimo: per proteggere l'Occidente è necessario rimuovere Putin e la sua leadership

L'affondo della Lituania: "Putin deve essere rovesciato"

Vladimir Putin e il suo governo devono essere rovesciati perché questo è l’unico modo per proteggere l’Occidente e i suoi alleati dalle future minacce della Russia. Altro che dialogo o diplomazia: la ricetta del ministro degli Esteri della Lituania, Gabrielius Landsbergis, per la pace in Europa coincide con la completa rimozione dell’attuale leadership russa.

L'affondo della Lituania

Nel corso di un’intervista rilasciata ai media statunitensi, e poi ripresa dal gruppo editoriale tedesco Rnd, Landsbergis è andato dritto al punto senza usare troppa retorica. Per il capo della diplomazia di Vilnius, finché l'attuale governo in Russia è al potere, i Paesi vicini – e non solo l’Ucraina - sono in pericolo. Secondo lo stesso Lansbergis, ciò vale per l'intero esecutivo di Mosca, non soltanto per Putin. Il ministro degli Esteri lituano ha poi osservato come ora la Russia sia "un Paese aggressivo" anche per coloro che dubitavano fosse tale dopo la guerra mossa da Mosca contro la Georgia nel 2008 e l'intervento russo in Ucraina orientale nel 2014.

Per Landsbergis, "molti" tra i politici e militari di Mosca "si rendono conto che stanno perdendo" contro l'Ucraina. Come se non bastasse, il ministro degli Esteri della Lituania ha elogiato il sostegno della Nato al proprio Paese affermando: "Siamo molto felici del modo in cui partner e alleati hanno risposto alla guerra della Russia in Ucraina".

Il riferimento è ai rinforzi inviati dall'Alleanza atlantica negli Stati baltici. Tuttavia, ha sottolineato Landsbergis, "questa è ancora una soluzione di breve periodo". Il ministro degli Esteri lituano ha infine dichiarato che, al vertice della Nato in programma a Madrid a giugno, i Paesi del Baltico sosterranno un ulteriore dispiegamento di reparti dell'Alleanza atlantica sul proprio territorio.

La rimozione di Putin

Mentre alcuni leader europei continuano a dialogare con Putin (vedi Macron), il ministro lituano ha dunque espressamente fatto riferimento ad una possibile rimozione del capo del Cremlino e dei suoi alti funzionari. Anche perché – ha dichiarato all’Associated Press Landsbergis – un Putin ferito dagli evidenti fallimenti in Ucraina potrebbe risultare ancora più pericoloso. "Dal nostro punto di vista, finché l'attuale regime è al potere i Paesi che confinano con la Russia saranno, in qualche modo, a rischio. Il punto non è solo Putin, ma l'intero suo sistema di potere perché qualcuno potrebbe sostituirlo e cambiare la sua cerchia ristretta", ha dichiarato.

"Quando si tratta di rispondere alle aspirazioni revansciste della Russia, la leadership degli Stati Uniti è fondamentale per l'attuazione della strategia di difesa nella nostra regione", ha affermato il ministro lituano, che ha sostanzialmente ripetuto sul conto di Putin quanto dichiarato qualche settimana fa da Joe Biden in Polonia.

In ogni caso, la Lituania è uno dei tre stati baltici che, tra gli alleati della Nato, sono particolarmente preoccupati per i possibili progetti russi di riportarli con la forza al governo di Mosca.

I funzionari lituani, incluso Landsbergis, sono stati particolarmente espliciti riguardo alle loro paure, ma i suddetti appelli al cambio di regime in Russia vanno al di là della maggior parte delle posizioni dei membri Nato.

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