L’allerta diramato nei giorni scorsi dall’Fbi e dal dipartimento americano per la sicurezza interna sul rischio di attacchi terroristici negli Stati Uniti in occasione delle celebrazioni del 4 Luglio "non è un allarme di routine". Lo ha affermato alla rete televisiva Cbs Michael Morrell, ex vicedirettore della Cia. "Non sarei sorpreso - ha aggiunto - se fra una settimana ci troveremmo qui a discutere di un attacco accaduto durante il fine settimana negli Usa".
La nota dell’ Fbi alle autorità locali ed alle forze dell’ordine in tutti gli Usa consiglia un aumento della vigilanza per possibili attentati in coincidenza con l’anniversario dell’Indipendenza. Ma due sono le ragioni di particolare preoccupazione secondo Morell: la "chiamata alle armi" dell’Isis ad attaccare gli infedeli durante il Ramadan ed il vasto numero di persone che, anche in Occidente, sembrano allinearsi con il gruppo terrorista.
Ricordando i tre attacchi terroristici in Kuwait, Francia e Tunisia della scorsa settimana Morell ha osservato come si scoprirà con tutta probabilità che il responsabile di quello in Kuwait è stato mandato direttamente dalla Siria e dall’Iraq: "Questa è una vera minaccia, il fatto che spediscano questa gente da noi". Senza contare - ha aggiunto - che "circa 50 persone sono state arrestate negli ultimi 12 mesi proprio negli Stati Uniti per essersi avvicinati all’Isis e voler condurre attentati qui".
La Casa Bianca
tuttavia minimizza: "Non c’è nessuna minaccia credibile di attacchi terroristici negli Stati Uniti per il weekend del 4 luglio. Ma siamo ben consapevoli delle recenti minacce di attacco da parte dell’Isis".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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