Il Wall Street Journal riporta che Palazzo Chigi lo scorso mese ha dato il via libera alla partenza di droni americani armati da una base posta nel territorio italiano per operazioni militari contro l’Isis in Libia e in Africa del Nord. Il quotidiano di New York parla di "svolta" dopo oltre un anno di negoziazioni. La base da cui partiranno i droni è quella Nato di Sigonella, dove i droni sono basati dal 2011.
La luce verde di Roma arriva con una precisa condizione: i droni potranno essere usati "solo a scopo di difesa, per proteggere le operazioni delle forze speciali Usa in Libia".
Secondo il Wall Street Journal l’amministrazione Obama sta ancora tentando di persuadere il governo italiano ad autorizzare l’uso dei droni anche in operazioni offensive, come quella condotta venerdì scorso contro un campo dell’Isis a Sabratha, nel nordovest della Libia. In quell’occasione sono stati uccisi almeno 30 jihadisti, e tra questi probabilmente anche la mente degli attentati al museo del Bardo di Tunisi e del resort della spiaggia di Sousa, sempre in Tunisia. In questo attacco i droni sono partiti da una base militare in Inghilterra.
Finora - scrive ancora
il Wsj - l’Italia si è rifiutata di cedere su questo punto, per evitare di innescare un'opposizione interna contro la guerra, specialmente nel caso che nel corso delle operazioni dei droni ci possano essere vittime civili.
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