Mondo

"Questo non aiuta", "Sta morendo": svelati i messaggi della lite Musk-Ceo di Twitter

Il processo che vede coinvolto il Ceo di Tesla si svolgerà nel Delaware a partire dal prossimo 17 ottobre

"Questo non aiuta", "Sta morendo": svelati i messaggi della lite Musk-Ceo di Twitter

In attesa del processo in programma per il prossimo 17 ottobre, nel quale si stabilirà se Elon Musk dovrà o meno completare l'acquisizione da 44 miliardi di dollari di Twitter, già accettata dalla società in data 25 aprile 2022, inizia a essere reso noto il contenuto di alcuni messaggi che il Ceo di Tesla e quello del celebre social Parag Agrawal si sono scambiati negli ultimi mesi.

L'idillio

Dal contenuto dei primi messaggi si evince che tra i due si era inizialmente instaurato un buon rapporto, reso solido anche dalla comune passione per l'ingegneria, avviato da un contatto instaurato da Agrawal. Siamo ancora in un periodo precedente la comunicazione, da parte di Musk, dell'intenzione di acquisire Twitter. Quando il Ceo di Tesla inizia a fare sul serio, è proprio Parag Agrawal il primo a contattarlo per chiedergli direttamente un incontro di persona. "Hey Elon, è fantastico essere connessi direttamente", scrive l'Ad di Twitter, "Mi piacerebbe parlare": un messaggio risalente al 27 marzo, secondo quanto riportato dalla BBC. La risposta di Musk non si fa attendere, e i due programmano un incontro vis-à-vis a cena per le ore 20:00 del 31 marzo a San Josè (California). Incontro reso necessario dalla grande accelerazione delle trattative in corso.

Cena e chiaccherata si rivelano particolarmente gradevoli per Parag Agrawal, che così scrive a Musk:"Tutto memorabile, per diverse ragioni. È stata davvero piacevole". Pochi giorni dopo si diffonde la notizia dell'ingresso del Ceo di Tesla nel board di Twitter."Sono super eccitato", dichiara ancora Agrawal. "Adoro le nostre conversazioni", avrebbe invece scritto Musk in un post, stando a quanto riferito dall'Associated Press.

Qualcosa inizia a muoversi nel momento in cui Musk entra ufficialmente nel board di Twitter e la notizia diviene di pubblico dominio. Il Ceo di Tesla riceve numerosi messaggi da conoscenti e amici, relativamente alla gestione del celebre social, tra cui quello di Joe Rogan. "Libera Twitter dall'allegra tirannide della censura", consiglia quest'ultimo a Musk, che così replica: "Fornirò consigli, che possono o meno scegliere di seguire". Tra i due ingegneri prosegue comunque l'idillio, almeno per qualche giorno ancora. Al 7 aprile risalgono gli ultimi messaggi in cui si scambiano informazioni sulle rispettive carriere, con Musk che annuncia la propria intenzione di rendere Twitter "fantastico il più possibile".

La rottura

Dopo due giorni cambia la musica. Al 9 aprile risale il tweet incriminato. "La gran parte degli account "top" di Twitter posta molto raramente", scrive Musk,"questa piattaforma sta morendo?". Troppi bot sul social, secondo il Ceo di Tesla, che viene redarguito da Agrawal.

"Elon, sei libero di twittare "Twitter sta morendo?", o qualsiasi altra cosa a riguardo della società. Ma ho il dovere di dirti che questo non mi aiuta affatto a rendere questo posto migliore, nel contesto attuale", sbotta il Ceo del celebre social."La prossima volta in cui ci vedremo, mi piacerebbe fornirti un po' di prospettiva sul livello di distrazione interna che c'è in questo momento, e su quanto questo aiuti o danneggi la possibilità di lavorare", aggiunge.

Non passa neppure un minuto e Musk risponde per le rime all'ex amico, infastidito dal fatto di esser stato criticato per il contenuto del tweet. "Lavorare? Ma cosa hai fatto, questa settimana?", risponde il Ceo di Tesla. "Non entrerò a far parte del board, questa è una perdita di tempo. Farò un'offerta per comprarmi Twitter", promette. "Puoi dedicarmi 10 minuti e spiegarmi cosa succede? Sei entrato nel board 24 ore fa: posso anche capire il tuo punto, ma vorrei intendere le ragioni di questo improvviso cambio di direzione", chiede a Musk Bret Taylor (anche lui nel board di Twitter) dopo esser stato contattato da Agrawal.

Musk tira dritto per la sua strada e offre 44 miliardi per acquistare Twitter. Il board della società accetta l'offerta il 25 aprile. Il 26 Jack Dorsey cerca di convincere Musk a trovare un accordo con l'ex amico e Ceo del social. "Tu e io la pensiamo allo stesso modo: Parag si muove troppo lentamente, e cerca di tenersi buone persone che non saranno comunque contente, qualunque cosa farà", replica Musk sbattendo la porta. Tutto salta a luglio, quando il Ceo di Tesla decide di rinunciare all'acquisto. Twitter si oppone con forza, avviando una pratica legale.

Si deciderà tutto nelle prossime settimane, all'interno di un tribunale del Delaware.

Commenti