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Ligui, un antico recipiente per cibo cotto

Il Gui, poi conosciuto con il nome ligui, è un antico recipiente usato in Cina per contenere alimenti cerealicoli cotti. Ecco la sua storia

Ligui, un antico recipiente per cibo cotto

Al tempo della dinastia Zhou occidentale si tenevano le “Cerimonie di ricompensa”. Li, un funzionario della dinastia, fu ricompensato dal re Wuwang di Zhou con del bronzo, e ne fu molto felice. Fece fondere questo raro bronzo per ottenere un recipiente di tipo gui, conosciuto poi con il nome di ligui. La carica ottenuta da Li era quella di yousi, responsabile di un dipartimento. Non si può dire che l'aspetto di questo gui sia particolarmente bello... ma lo si considera uno degli oggetti in bronzo più preziosi della Cina. Dunque, dov'è nascosto il suo prezioso segreto?

La storia del Ligui

Da tempo gli studiosi cinesi nutrono dubbi sulle registrazioni presenti in alcuni documenti storici; uno degli esempi più classici è la registrazione della battaglia di Muye contenuta nelle Memorie storiche, in cui Sima Qian affermò che mentre il re Wuwang di Zhou inviò le truppe per muovere guerra al re Shang Di Xin, la dinastia Shang organizzò una squadra di 700 mila soldati pronti al combattimento. Indipendentemente dalla grandezza della popolazione, dalle capacità organizzative di 3000 anni fa, e se sia esagerato o meno parlare di un combattimento in cui furono coinvolti 700 mila militari, anche sulla data della battaglia di Muye sono state avanzate 44 differenti opinioni...

Prima del Ligui non eravamo arrivati ad una chiara conclusione sulla data di inizio della splendida dinastia Zhou, e questo non ci rendeva felici. Poi, per fortuna, il Ligui in bronzo è stato riportato alla luce (e abbiamo datato al 1045-1046 avanti Cristo la data di inizio della dinastia Zhou).

Il Gui è un antico recipiente usato per contenere alimenti cerealicoli cotti. Durante la dinastia Zhou occidentale la gerarchia era molto rigida. In questo periodo venne conferito un significato speciale ad alcuni oggetti usati per sacrifici e banchetti, che diventarono il simbolo del sistema rituale. Questo è il significato del “nascondere il rito negli oggetti”.

Durante i riti sacrificali, nei banchetti tenuti dai re “figli del cielo” e nei loro funerali venivano impiegati 9 ding (un recipiente antico usato per cuocere) e 8 gui. In quelli tenuti dai principi venivano usati 7 ding e 6 gui, e durante quelli tenuti dai dafu (un'altra carica dell’antichità cinese) l’impiego era di 5 ding e 4 gui, e così via. Questi ding e gui non potevano essere usati a piacere senza tenere conto della gerarchia. Inoltre, in tremila anni di storia, “l'etichetta e la musica” divennero il criterio ideologico e il codice di condotta dei cinesi - e da questo deriva l’appellativo di "Paese del decoro e della musica", con il quale la nazione cinese ama definirsi.

Oggetto rituale

Il gui era oggetto rituale usato spesso dalla nobiltà della dinastia Zhou occidentale, e perciò non era molto raro. Ciò che rende questo oggetto prezioso è l’iscrizione incisa sul fondo, composta da oltre trenta ideogrammi che rivelano la data della battaglia del re Wuwang dei Zhou contro la dinastia Shang (tra il 1045 e il 1046 avanti Cristo).

Naturalmente alcuni studiosi hanno presentato obiezioni sull’interpretazione degli oltre trenta ideogrammi che compongono quest'iscrizione. Tuttavia, tutti per ora sono arrivati ad una spiegazione che in linea di massima li trova d’accordo (mentre per giungere ad una conclusione finale, c’è ancora bisogno di ulteriori scavi e ricerche).

In effetti, anche per una persona comune che non si occupa di ricerca accademica potrebbe essere interessante conoscere l’anno in cui la dinastia Zhou sostituì la Shang. In questo modo diventa possibile comunicare con gli antenati di oltre tremila anni fa attraverso un reperto archeologico e più di trenta ideogrammi, anche perché gli ideogrammi continuano a vivere da migliaia di anni.

La forma della parte superiore del recipiente gui è stata ereditata dalle moderne ciotole che noi manteniamo come recipiente per il cibo, con il palmo della mano e con il cuore.

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