Guerra in Ucraina

Kiev, si combatte in strada. "Respinto primo attacco russo". E Zelensky resta nella capitale

In città ormai è battaglia strada per strada, nella notte l'arrivo di rinforzi russi ha dato il via a un vero e proprio combattimento urbano. Zelensky si mostra in video mentre cammina per il centro

Kiev, si combatte in strada. "Respinto primo attacco russo". E Zelensky resta nella capitale

La terza nottata di guerra per Kiev è stata più dura del previsto. Gli abitanti già in serata avevano intuito che le ore successive sarebbero state molto difficili. Quando è calato il sole, la capitale dell'Ucraina ha visto il buio: in diversi quartieri è mancata l'elettricità, anche in centro il blackout ha trasformato molte strade in paesaggi spettrali.

Le esplosioni, udite da più punti della città, hanno dato il segnale che qualcosa di importante stava per accadere. Secondo il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, una grande centrale elettrica sarebbe stata bersagliata dai raid russi già nel tardo pomeriggio. Poco dopo le 20:00 è arrivato il primo allarme aereo. Primo dei tanti. Nelle ore successive è stato un susseguirsi di bombardamenti e di cannoneggiamenti dell'artiglieria russa, sempre più vicina.

Il tentativo di prendere Kiev da sud

Venerdì sera si sapeva con certezza che i russi erano presenti a nord della capitale ucraina. Un'avanzata iniziata già giovedì, quando le truppe di Mosca hanno preso con un'operazione aviotrasportata l'aeroporto di Hostomel, a 15 dal centro di Kiev. Uno scalo poi recuperato dagli ucraini, ma conteso per lungo tempo tra le due parti. Sempre giovedì poi, l'esercito russo penetrando dalla Bielorussia ha preso la zona della centrale nucleare di Chernobyl, situata a 140 km a nord della capitale.

Durante tutta la giornata di venerdì i russi hanno guadagnato posizioni attestandosi nella periferia settentrionale di Kiev. In mattinata gli abitanti hanno potuto udire distintamente i rumori dell'artiglieria e testimoni hanno riferito di spari nei quartieri governativi. Quando in serata sono iniziati gli allarmi aerei dunque, in molti guardavano all'evolversi della situazione da nord. A sorpresa invece, nel cuore della notte, i russi hanno provato un'azione a tenaglia da sud.

Lo si è capito quando nella cittadina di Vasylkiv, 40 km a sud di Kiev, è stata segnalata la presenza di truppe russe. Testimoni hanno riferito di violenti scontri, soprattutto nell'area dell'aeroporto militare situato alla periferia di questa località. L'azione compiuta a Vasylkiv è quasi gemella a quella di Hostomel. Truppe russe infatti sono state aviotrasportate qui con l'intento di catturare l'aeroporto a fare dello scalo una testa di ponte per le future avanzate.

L'intento russo era quindi quello di circondare Kiev da tutti i lati e stringerla in un assedio. Difficile dire se l'operazione sia o meno riuscita. Quel che è certo è che da quel momento in poi dalla capitale ucraina sono giunte testimonianze di una violenta battaglia urbana. Da diversi quartieri sono saltati fuori video di carri russi per le strade e di scontri feroci con l'esercito ucraino.

La situazione in città

I soldati russi, dopo la presa di Vasylkiv, hanno iniziato ad avanzare verso il centro. Qui però hanno incontrato una forte resistenza da parte ucraina. Gli scontri principali si sono sviluppati in Victory Avenue, una delle arterie principali di Kiev. Si tratta del grande viale che collega la tangeziale ovest con le rive del Dnepr e la zona centrale di piazza Maidan. Sui social sono stati pubblicati video girati dagli abitanti in cui si notano mezzi ucraini e russi fronteggiarsi per strada. Tuttavia l'attacco da parte dei soldati di Mosca sarebbe stato respinto. Fonti locali hanno riportato infatti la notizia di una pesante sconfitta rimediata dai russi nei pressi della stazione di Beresteiska.

L'esercito ucraino dal canto suo ha confermato l'avanzata russa da sud, ma al tempo stesso poco prima delle luci dell'alba ha dichiarato di aver bloccato l'attacco proprio all'altezza di Victory Avenue. Non sono stati resi noti i dettaglia, anche perché la situazione appare confusa. Da nord i russi stanno premendo sui quartieri limitrofi alle zone govenative, da sud e da est per l'appunto sono entrate in azione le truppe aviotrasportate a Vasylkiv. Per il momento però la resistenza ucraina sembra tenere. Intorno alle 6:00 una fonte dell'esercito di Kiev ha dichiarato che la 101esima brigata ha distrutto un altro convoglio russo in avanzata da Victory Avenue.

Zelensky rifiuta piano di evacuazione proposta dagli Usa

Con la notizia delle prime avanzate russe dalle zone meridionali di Kiev, dagli Stati Uniti sono rimbalzate le preoccupazioni circa un'imminente caduta della capitale e del governo guidato dal presidente Zelensky. Nel cuore della notte l'Associated Press, citando fonti dell'intelligence Usa, ha dichiarato che da Washington è partita l'offerta al capo dello Stato ucraino di uscire fuoi da Kiev. Tuttavia, sempre secondo fonti dei servizi segreti, lo stesso Zelensky avrebbe rifiutato. Il presidente avrebbe dichiarato la sua volontà di restare e la sua convinzione di poter tenere la città.

Alle 8:00 del mattino, quasi a voler confermare la sua presenza a Kiev, Zelensky è apparso in video sul suo canale Telegram. Si tratta di immagini girate amatorialmente dallo stesso presidente con il proprio cellulare. Alle sue spalle si scorge un monumento del centro della capitale, mentre lui in primo piano sottolinea la sua intenzione di restare in Ucraina e guidare dalla capitale la resistenza contro i russi.

Colpito grattacielo residenziale

Hanno fatto il giro del mondo le immagini di un missile che ha colpito in pieno un grattacielo a Kiev. Secondo i media locali, si trattava di un palazzo residenziale adesso in fase di evacuazione. Ci sarebbero dei feriti, per il momento invece non si parla di vittime anche se non si esclude questa eventualità. Una telecamera di sorveglianza ha ripreso l'impatto. Il fatto è avvenuto alle 8:11 orario di Kiev. La zona coinvolta dall'esplosione è quella di Lobanovsky, nella parte occidentale della capitale ucraina. Si tratta di un quartiere nevralgico della città, trovandosi a metà strada tra le rive del Dnepr e la tangenziale ovest.

A pochi chilometri in linea d'aria da Lobanovsky Avenue si trova l'aeroporto di Zuljani e l'importante stazione di Volynskyi, mentre poco più a nord corre la Victory Avenue, l'arteria dove si sono registrati i peggiori scontri della notte.

Si combatte anche in altre parti del Paese

La battaglia per la capitale è quella su cui sono puntati al momento i riflettori. Ma in Ucraina si sta combattendo anche su altri fronti. A sud soprattutto, dove i russi sembrano avere la meglio a seguito delle avanzate tra la Crimea e il fiume Dnepr. L'esercito di Mosca ha infatti annunciato la conquista della città di Melitopol, la cui presa è stata favorita da uno sbarco anfibio attuato nel pomeriggio di venerdì. L'obiettivo adesso in questa zona è avanzare verso Mariupol. Combattimenti sono stati segnalati dall'esercito ucraino a Charkiv, Sumy, oltre che nel Donbass.

Inoltre primi scontri si starebbero verificando anche nelle vicinanze di Odessa.

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