L'inquietante previsione dell'economista: "Sanzioni alla Russia? Presto..."

Secondo il capo economista dell'IIF porterà delle conseguenze per i Paesi sanzionatori. Presto le esportazioni di energia diminuiranno leggermente, così come le importazioni

L'inquietante previsione dell'economista: "Sanzioni alla Russia? Presto..."

Le sanzioni inferte alla Russia da parte di Europa, Stati Uniti ed Occidente potrebbero non essere state la scelta migliore. A dirlo, ed a rendere così inquieti tutti i Paesi sopracitati, è Robin Brooks, capo economista dell'IIF Institute of International Finance.

Ex uomo di Goldman Sachs e del Fondo Monteario Internazionale, Robin Brooks conosce bene l'argomento di cui sta parlando, ed esprime seri dubbi sul fatto che la mole di sanzioni possa effettivamente arrecare danno alla Russia. L'economista infatti, come riportato da Il Tempo, ha recentemente mostrato su Twitter un grafico in cui viene mostrato il current account surplus della Russia, ovvero l'avanzo di conto dal quale si è evince in che modo un Paese si trova nelle condizioni di prestatore netto nei confronti del resto del mondo.

Al mese di febbraio 2022, quando sono scattate le prime sanzioni in seguito allo scoppiare del conflitto, il grafico mostra un significativo impennamento della colonna. Nel suo tweet, Robin Brooks ne spiega il significato: "Le condizioni finanziarie della Russia si stanno alleggerendo e il morso delle nostre sanzioni sta svanendo, perché le esportazioni di energia della Russia generano costantemente afflussi di valuta forte, quindi, anche se abbiamo bloccato le riserve valutarie, la Russia ne sta generando di nuove. Un boicottaggio energetico russo fermerebbe questo".

L'economista, ovviamente, afferma di voler attendere anche i risultati di marzo per avere un quadro più ampio e dati più attendibili da esaminare. Tuttavia, ciò comporterebbe dover "aspettare un mese, mentre la guerra in Ucraina continua". Secondo Brooks è possibile già comprendere cosa sta realmente accadendo: presto le esportazioni di energia diminuiranno leggermente, e questo a causa dell'autosanzione delle società occidentali. Non solo.

Anche le importazioni stanno a mano a mano diminuendo per via del periodo di recessione nel quale ci troviamo. "Quindi il current account surplus sarà enorme", conclude il capo economista dell' Institute of International Finance.

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