Mossa a sorpresa di Orban: schierate le truppe lungo il confine ucraino

L'Ungheria, a conferma del rischio che Mosca possa iniziare a breve un assalto contro Kiev, ha deciso di schierare le sue truppe vicino al confine ucraino

Mossa a sorpresa di Orban: schierate le truppe lungo il confine ucraino

Le ultime mosse di Vladimir Putin in Ucraina hanno provocato un vero e proprio effetto domino. In attesa di capire come si evolverà la situazione, l'Ungheria, a conferma del rischio che Mosca possa iniziare a breve un assalto contro Kiev, ha deciso di schierare le sue truppe vicino al confine ucraino.

Budapest muove le sue truppe

Il Ministero della Difesa di Budapest ha affermato che le truppe saranno impiegate, almeno in parte, per il soddisfacimento di compiti umanitari. Come ha sottolineato Sky News, finora nessuno degli alleato della Nato aveva inviato uomini in Ucraina, limitandosi invece a fornire assistenza militare con la consegna di armi e l'addestramento dell'esercito.

Poco prima della mossa di Budapest, il primo ministro ungherese Viktor Orban aveva assicurato al presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy di sostenere la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina. Nei giorni scorsi Orban, considerato il più stretto alleato dell'UE di Putin, aveva inoltre comuniato a Zelenskiy che l'Ungheria avrebbe sostenuto gli sforzi congiunti per rispondere alle mosse di Mosca contro Kiev.

Il ministro della Difesa ungherese, Tibor Benko, ha spiegato che il dispiegamento dei militari nell'Est del Paese è destinato a "rafforzare il confine ucraino-ungherese per prevenire eventuali incursioni armate nel territorio nazionale". "La situazione in Ucraina potrebbe degenerare e interessare Kiev e la Transcarpazia, nella parte occidentale del Paese, quindi anche i militari ungheresi al confine devono prepararsi a gestire l'arrivo dei rifugiati e ad occuparsi di altri compiti umanitari", ha aggiunto lo stesso Benko.

In ogni caso è stata una mattinata intensa per Orban, subito impegnato in un lungo consiglio di sicurezza nazionale per esaminare la situazione in Ucraina e prendere le decisioni necessarie. Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto è stato emblematico, sottolineando come l'Ungheria non abbia mai rotto con l'Ue sulla posizione da tenere nella vicenda. "Allo stesso tempo non dobbiamo rinunciare alla nostra ultima speranza di una soluzione diplomatica", aveva quindi aggiunto Szijjarto.

La posizione di Orban

Vale la pena analizzare la posizione di Orban, perennemente in bilico sulle questioni geopolitiche più divisive. Il primo ministro magiaro ha più volte assicurato che il suo Paese condividerà la posizione dell'Unione europea sulla crisi ucraina, anche se l'esecutivo di Budapest non ha subito condannato il riconoscimento dell'indipendenza delle repubbliche di Donetsk e Lugansk da parte di Mosca. Ma è pur vero che tra Orban e Putin i rapporti sono buoni, e bisognerà capire fino a che punto il primo sarà disposto a seguire Bruxelles. Come se non bastasse, tra Ungheria e Ue non c'è mai stato un gran feeling, e dunque c'è da aspettarsi uno scenario in continua evoluzione.

Il governo di Orban, tra l'altro, è tra i paesi comunitari più vicini alla Russia e ha in passato criticato le sanzioni imposte dall'Unione a Mosca per la Crimea.

Certo è che il governo ungherese ha ammonito circa il rischio di un massiccio flusso di rifugiati ucraini in caso di guerra. Le relazioni tra Ungheria e Ucraina sono già tese: Budapest accusa Kiev di violare i diritti della minoranza magiara, mentre il governo ucraino critica l'appoggio offerto dagli ungheresi alle politiche russe.

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