Quell'asse tra Marion e Salvini per sostenere Parisi a Milano

La vice presidente del Front National dà indicazioni di voto agli italiani. E tenta di seminare un terreno culturale comune tra Lega e Front National

Quell'asse tra Marion e Salvini per sostenere Parisi a Milano

L'alleanza tra la Lega e il Front National è ormai nota da diversi anni. Da quando Matteo Salvini ha voluto (e dovuto) imprimere un nuovo corso al partito, il Carroccio ha abbandonato le vecchie posizioni secessioniste per avvicinarsi a quelle del movimento fondato da Jean-Marie Le Pen; fino a diventare il principale alleato del movimento lepenista in Europa, con il quale condivide l'appartenenza a un comune gruppo all'interno del parlamento europeo.

I punti programatici del Front National che hanno ispirato Salvini sono noti: non solo lotta all'immigrazione, difesa del territorio, promozione dell'identità locale - tematiche già precedentemente presenti all'interno della Lega - , ma anche una più profonda critica allo status quo europeo. Attacco alla tecnocrazia, critica alla moneta unica, contrasto al modello economico e sociale proposto dalla Ue riferimento alla Russia di Putin come modello. Tematiche, queste, attarverso cui Marine Le Pen è riuscita a conquistare la maggior parte dei francesi (gli ultimi sondaggi le danno il 30per cento dei consensi) e a porsi come principale leader anti-sistema di tutta Europa. E che hanno portato a Salvini una crescita di consensi che in alcunimomenti è sembrata inarrestabile.

Nonostante l'alleanza tra Lega e Front National sia stabile, il leader del Carroccio ha ultimamente assunto posizioni che si discostano nettamente da quelle degli alleati d'oltralpe. E che evidenziano come tra i due movimenti manchi, in alcuni casi, un terreno culturale comune.

Alla vigilia di una visitia di Marine Le Pen a Milano, avvenuta lo scorso gennaio, Salvini ha pesantemente criticato l'Iran, il suo presidente e la sua opposizione all'atlantismo americano. Dimenticando però che l'Iran è un alleato di primo piano della Russia. Questa posizione non è stata infatti condivisa dalla Le Pen, che interrogata dalla stampa ha ribadito che la Russia, che è un punto di riferimento e che il Front National non è un movimento anti-islamico.

Salvini ha rincarato la dose in occasione di un suo viaggio in Israele, dove ha definito quello arabo-israeliano come un conflitto di civiltà tra i valori occidentali e la violenza islamica. Un concetto, quellod ello scontro di civiltà, difficilmente condivisibile dal Front National, che è a favore della fondazione di uno Stato palestinesi a fianco di quello ebraico. Inoltre Salvini ha iniziato a sostenere apertamente il Partito Repubblicano alle elezioni americane, recandosi anche negli States a trovare Donald Trump per un selfie.

Sia la Lega che il Front National hanno specificato che le differenze tra i due movimenti esistono, ma che a tenerli uniti è il comune interesse a contrastare l'attuale Unione europea. Un'alleanza, la loro, che è anche e soprattutto di convenienza. Resisterebbe in caso gli interessi politici non fossero più così convergenti come lo sono oggi?

A tentare di dare una risposta a questa domanda sembra essere Marion Le Pen. La giovane vice-presidente del Front National sta infatti intrattenendo negli ultimi mesi una intensa frequentazione con la Lega e con l'Italia. Lo scorso marzo ha intrapreso un viaggio in Italia, dove ha incontrato le massime autorità leghiste e soprattutto gli ideologhi del partito: Stefano Bruno Galli, politologo e presidente della Lista Maroni, e Giancarlo Giorgetti, Capogruppo leghista in parlamento. Come ha spiegato intervistata da Il Giornale, il suo obiettivo è quello di creare dei nodi culturali con gli alleati leghisti, valorizzando gli aspetti valoriali condivisi. E creandone eventualmente di nuovi.

Quali sono questi aspetti? "In primo luogo la difesa della famiglia dagli attacchi che riceve tutti i giorni" spiega. "La famiglia è la prima forma della nostra identità, che va difesa a tutti i costi". Non è un caso che ad accompagnarla durante il suo ultimo viaggio italiano vi fosse Vincenzo Sofo, presidente del circolo leghista Il Talebano e candidato alle prossime elezioni comunali a Milano. Sofo è stato negli ultimi giorni fortemente attaccato dal modno Lgbt e dall'assessore Pierfrancesco Majorino per avere pubblciamente detto che, se entrasse in comune, si attiverebbe per tutelare le coppie che fanno figli.

Sofo è stato invitato il primo maggio a Parigi all'assemblea del Front National, ospite di Marion Le Pen. In occasione di tale evento la vice-presidente del partito ha invitato la Lega a sostenere senza mezzi termini la difesa della famiglia naturale "all'interno di tutte le istituzioni governative". Per poi invitare i milanesi a sostenere la coalizione di Centrodestra alle prossime elezioni comunali. "Per noi del Front National è molto importante mostrare ai nostri elettori che i nostri alleati amministrano nei propri territori. E per questo invito tutti i miei amici italiani a sostenere la coalizione della Lega a Milano, perché possa più fortemente promuovere la nostra identità".

L'alleanza tra la Lega e il Front National potrebbe dunque avere nella difesa della famiglia il principale punto in comune.

@luca_steinmann1

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