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Wuhan, mega party con migliaia di persone senza mascherine

Mentre in tutto il mondo aumentano i casi di contagio da Covid, a Wuhan, la città cinese da dove è partito tutto, si fanno party da migliaia di persone senza neanche una mascherina

Wuhan, mega party con migliaia di persone senza mascherine

Mentre in Italia il numero dei contagi da Covid continua a salire e si è deciso per la chiusura delle discoteche, dall’altra parte del mondo, esattamente a Wuhan, sembra che il problema non esista. Almeno a guardare le immagini di un mega party al Whuan Maya Water Park con tanto di giochi acquatici, canotti e dj-set e migliaia di persone ammassate intente a divertirsi senza alcun distanziamento e senza indossare mascherina.

A Wuhan il lockdown è durato fino all’8 aprile e da quel momento in poi qualsiasi tipo di assembramento, proprio come questa festa dal nome di Hoha Water Electrical Music Festival, è legalmente permesso. Addirittura gli organizzatori per avere il maggior numero di presenze hanno venduto anche i biglietti a metà prezzo.

Il video del raduno è ovviamente diventato virale, suscitando molta indignazione nel resto del mondo, che vede salire in maniera esponenziale i casi di contagio, ma ha provocato poco clamore in Cina, dove la notizia è stata appena riportata.

Wuhan è il capoluogo della provincia dello Hubei, e la più popolosa città della Cina centrale. I primi casi di Coronavirus sono comparsi della città a dicembre 2019 e l’11 gennaio era stato confermato il primo decesso. L’epicentro della diffusione venne individuato nel mercato del pesce dove si mescolavano persone e animali, anche selvatici sia vivi che morti, che sarebbero poi stati la causa dell’inizio dell’epidemia diventata in seguito pandemia. La prima dichiarazione ufficiale del presidente cinese Xi Jinping avvenne solo il 20 gennaio quando l’epidemia aveva già varcato i confini del paese. Il 30 gennaio l'Oms dichiarò che il coronavirus come un'"emergenza sanitaria globale". Nessuna restrizione però, venne indicata sui viaggi. Sempre lo stesso giorno, arrivò la notizia dei primi due casi accertati anche in Italia: si trattava di due turisti cinesi che furono ricoverati in isolamento all'ospedale Spallanzani.

Sono passati molti mesi dall'inizio di tutto. Ma le immagini dall'epicentro dell'epidemia sono chiare: la Cina e i suoi giovani hanno voglia di dimenticare il recente e terrificante passato.

Una scena che colpisce, specialmente se si pensa al blocco che in questi giorni ha colpito il settore del divertimento in Italia.

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