La Commissione Ue propone una modifica mirata al codice Schengen. L'obiettivo è rendere obbligatori i controlli sistematici alle frontiere esterne sui cittadini Ue che entrano ed esceno. La modifica è stata chiesta dal Consiglio dei ministri dell’Interno nel quadro della lotta contro il terrorismo islamico e la minaccia dei foreign fighter di ritorno dalla Siria.
Bruxelles ha adottato oggi l'atteso pacchetto di misure per la gestione dei confini esterni dell'Unione europea e la protezione dell'area di libera circolazione Schengen. Come già anticipato nei giorni scorsi, il piano della Commissione Ue mira a sostituire l'attuale Frontex con una nuova Agenzia per i confini europei e le guardie di frontiera che avrà maggiori poteri e in particolare la possibilità di utilizzare una "riserva rapida" di guardie da far intervenire ai confini esterni quando il paese direttamente interessato non è in grado o non vuole farlo. Tale intervento potrà avvenire nel giro di tre giorni e dovrà essere accettato dal Paese perché altrimenti incorrerà in un'infrazione delle norme europee. "La gestione dei confini esterni diventerà una responsabilità europea nel vero senso dell’espressione e prevediamo le risorse adeguate", spiega il commissario europeo per l’Immigrazion Dimitris Avramopoulos assicurando che le nuove regole "non sostituiscono le responsabilità degli Stati membri né la loro sovranità". Un ufficio per i rimpatri verrà creato nell'ambito dell’agenzia e avrà un ruolo chiave.
Si supererà, dunque, il modello attuale: "Adesso le risorse per Frontex sono determinate su base volontaria - ha concluso il commissario Ue - ma in futuro l’agenzia avrà un numero sufficiente di personale qualificato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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