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Migranti, il leader libico Serraj: "Dall'Ue solo promesse"

In un'intervista a Bild il premier libico Fayez al Serraj rimprovera l’Unione europea di non aver mantenuto le promesse fatte in tema di lotta al traffico di esseri umani

Migranti, il leader libico Serraj: "Dall'Ue solo promesse"

Duro affondo contro l'Europa del premier libico, Fayez al Serraj. In un'intervista al quotidiano tedesco Bild punta il dito contro l’Unione europea, che non avrebbe mantenuto le promesse fatte in tema di lotta al traffico di esseri umani. "Purtroppo - ha detto - l’Ue non ci ha aiutati. Ci sono state fatte promesse a vuoto. Abbiamo urgente bisogno di maggiore assistenza professionale per controllare e proteggere le nostre coste".

"Poi la comunità internazionale deve fare molto di più per stabilizzare il paese. Al momento - insiste Serraj - le nostre richieste non hanno avuto risposte e se tutto ciò non cambia il risultato sarà che avremo ancora più trafficanti di uomini e più migranti".

Capo del governo di unità nazionale di Tripoli, Serraj è riconosciuto a livello internazionale anche se controlla soltanto una parte del Paese.

Il G7 conferma sostegno a Serraj

I ministri degli Esteri del G7 dopo il vertice di Lucca ribadiscono il "forte sostegno al Consiglio di presidenza e al governo di accordo nazionale, guidato da al Serraj, quali legittime autorità esecutive in base all'Accordo politico libico, in linea con la risoluzione 2259 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite" e riaffermano la "forte opposizione a qualsiasi tentativo di minare il processo di stabilizzazione".

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