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Migranti, l'Ue blinda i confini: ecco il "piano b" se Erdogan tradisce

Bruxelles nega l'esistenza di un "piano b". Ma, se dovesse saltare l'accordo con Erdogan, l'Ue chiuderà il confine greco e devierà i soldi da Ankara ad Atene

Migranti, l'Ue blinda i confini: ecco il "piano b" se Erdogan tradisce

Sebbene alla spicciolata, i migranti hanno ripreso a entrare in Europa passando dalla Grecia. All'indomani del golpe mancato, la Turchia ha, infatti, iniziato ad allentare i controlli ai confini. Al tempo stesso, poi, si sono congelati i rapporti tra il presidente Recep Tayyip Erdoğan e i vertici dell'Unione europea, in modo particolare la cancelliera Angela Merkel. Tutte tensioni che mettono a rischio l'accordo stretto tra Ankara e Bruxelles per fermare l'invasione dei migranti.

Nei giorni scorsi il ministro per l’Immigrazione greco, Yannis Mouzalas, l'ha messo in chiaro: "Se il flusso dovesse ripartire, non potremmo affrontarlo da soli. Abbiamo paura, ci stiamo preparando". Nelle ultime due settimane hanno, infatti, ripreso gli sbarchi dalla Turchia. Il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu ha già intimato che, se Bruxelles non dovesse abolire l'obbligo del visto per i cittadini turchi che vogliono viaggiare nell'area Schengen, l'intesa verrà stracciata. C'è tempo fino a ottobre. A Bruxelles, nel frattempo, nessuno vuole parlare di "piano b". Eppure le cancellerie europee sono già al lavoro per rispondere a una nuova invasione. Secondo il Corriere della Sera, il nuovo piano prevederebbe blindare i confini del Vecchio Continente spostando il fronte migratorio sul confine settentrionale greco.

La vera arma di Erdogan sono i 3 milioni di migranti siriani che a oggi sono ospitati dalla Turchia. Qualora l'accordo con Ankara dovesse andare gambe all'aria, l'Europa dovrà reagire in fretta, anche perché, negli ultimi mesi, la Grecia non ha potenziato le infrastrutture per accogliere i migranti. Per questo a Bruxelles si ragiona, in caso di una nuova emergenza, di "inviare un contingente ampio di funzionari" e di garantire ad Atene "fondi adeguati, distogliendoli da quelli promessi ad Ankara o assicurati con altre leve". In seconda battuta, i vertici dell'Unione europea tornerebbero alla carica con la redistribuzione per quote. Finora si è rivelata un fallimento. Dei 120mila arrivati in Europa l'anno scorso, ne sono stati ricollocati appena 3.700. Il ché non fa pensare che, in caso di una nuova emergenza, Bruxelles riuscirà a fare altrimenti.

Per questo torna l'ipotesi di blindare l'area Schengen chiudendo il confine settentrionale della Grecia.

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