La Corea del Sud risponde alle minacce: 8 bombe al confine

Intanto Pyongyang accusa l'America di voler far esplodere la penisola

La Corea del Sud risponde alle minacce: 8 bombe al confine

La guerra verbale che intreccia in un ordito minaccioso gli Stati Uniti, Corea del Nord e del Sud continua a combattersi su toni minacciosi e con dimostrazioni di forza che rischiano di innescare una crisi ancora più grave.

Un nuovo missile è stato lanciato questa mattina da Pyongyang sui cieli giapponesi, passati i quali si è poi inabissato in mare. L'ennesimo test che stuzzica i nervi dell'America e dei suoi alleati, dopo che l'ambasciatore della Corea del Nord alle Nazioni Unite ha accusato gli americani di portare la penisola "verso l'esplosione", e chiarito di ritenersi giustificata rispondere con "dure contro-misure".

In mezzo la Russia che chiede a Trump e ai suoi alleati di evitare un'escalation militare e dall'altro lato invoca la moderazione di Kim Jong-Un e il rispetto dei poteri dell'Onu.

Un suggerimento che a Seul viene accolto con un certo grado di disdegno, tanto che questa mattina i sudcoreani hanno lanciato otto bombe MK-84 su target simulati nel poligono di tiro di Taebaek sulle colline di Pilseung Range nella provincia orientale di Gangwon, vicino alla costa. Proiettili in grado di penetrare fino a 11 metri di terreno e quasi 4 di cemento, per mettere in chiaro con il dittatore che non è l'unico a saper sparare. La tensione è ancora alle stelle.

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