Morte di George Floyd, condannato per omicidio l'ex agente Derek Chauvin

La giuria, riunita per due giorni, ha riconosciuto colpevole di tutti i capi di imputazione l'ex poliziotto che fermò il 47 enne afroamericano il 25 maggio scorso.

Morte di George Floyd, condannato per omicidio l'ex agente Derek Chauvin

L'ex agente della polizia di Minneapolis, Derek Chauvin, è stato giudicato colpevole per tutti e tre i capi di accusa nel processo a suo carico per l'uccisione dell'afroamericano George Floyd, la cui morte a maggio del 2020 aveva innescato il movimento "Black lives matter". La giuria lo ha considerato colpevole di omicidio colposo, omicidio di secondo grado (ovvero senza averne l'intenzione, ma assumendone il rischio) e omicidio di terzo grado cioè per "indifferenza alla vita umana".

Due mesi per la sentenza completa

Non ha convinto la tesi della difesa, secondo la quale Floyd sarebbe morto non perchè Chauvin gli ha puntato un ginocchio sul collo per più di nove minuti, ma per problemi cardiaci e per aver assunto diverse sostanze stupefacenti. Al termine della lettura del verdetto, Chauvin è stato subito riportato ammanettato in carcere. La sentenza ha detto il giudice si avrà non prima di 8 settimane, due mesi. L'ex agente riconosciuto colpevole di tutti e tre i capi di imputazione può essere condannato a 40 anni, ma se vengono riconosciute le aggravanti in teoria può arrivare a 75.

Urla di gioia in aula

La lettura della condanna è stata accolto da un applauso nell'aula. E da urla di gioia e manifestazioni di allegria (sono stati lanciati dollari in aria) da una folla che si era radunata all'esterno. Si attendeva con grande apprensione il verdetto dei 12 giurati nel timore che potesse scatenare nuovamente le proteste dopo quelle di un anno fa. Secondo quanto riportato dalla Cnn i gruppi radunati fuori dall'aula del tribunale avrebbero applaudito scandendo le parole "giustizia" e "Black lives matter"

Esulta la famiglia Floyd

"La giustizia guadagnata dolorosamente è arrivata per la famiglia di George Floyd e la comunità qui a Minneapolis, ma il verdetto di oggi va ben oltre questa città e ha implicazioni significative per il Paese e persino per il mondo", sono state le prime parole della famiglia del 47enne afroamericano per bocca del legale Ben Crump. "Questo caso" ha aggiunto, "è un punto di svolta nella storia americana per la responsabilità delle forze dell'ordine e invia un messaggio chiaro che speriamo venga ascoltato chiaramente in ogni città e in ogni stato".

Il peso delle parole di Biden

Sono "prove schiaccianti" quelle contro l'ex agente della polizia di Minneapolis Derek Chauvin, ha dichiarato nelle scorse ore il presidente degli Stati Uniti Joe Biden nel corso di un incontro allo Studio Ovale con i legislatori di origine latina. "Non lo direi se i giurati non fossero in isolamento", ha aggiunto Biden dicendo di pregare "per la giusta sentenza".

Il processo è considerato dalla stampa statunitense uno dei casi più importanti in materia di diritti civili da anni a questa parte, tenuto conto che la morte di Floyd ha innescato in tutto il Paese l'ondata di proteste guidata dal movimento "Black Lives Matter".

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